Milano respinge revoca Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni

Il Consiglio comunale di Milano boccia l’ordine del giorno per la revoca dell’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni

Il Consiglio comunale di Milano ha respinto con 21 voti contrari, 2 astenuti e 8 favorevoli l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia per chiedere la revoca dell’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni, influencer e imprenditrice digitale. Secondo il capogruppo di Fdi, Riccardo Truppo, il comportamento di Ferragni nel caso del ‘pandoro griffato’ ha danneggiato l’immagine della città e delle iniziative di beneficenza e volontariato.

La mancanza di coerenza nel trattare il caso Ferragni

Dopo il voto, Truppo ha commentato la mancanza di coerenza da parte di tutti coloro che hanno espresso disapprovazione per l’atteggiamento etico di Ferragni nel trattare il mondo del volontariato, ma che non hanno sostenuto la revoca dell’Ambrogino d’Oro. “Non auguriamo guai giudiziari a nessuno”, ha dichiarato Truppo, “ma quando si parla di volontariato, esigiamo totale rispetto per coloro che dedicano la loro vita al servizio degli altri. Abbiamo scelto l’azione simbolica migliore per esprimere da che parte stiamo”.

I voti a favore e contrari alla revoca

A favore della revoca dell’Ambrogino d’Oro hanno votato Fratelli d’Italia, la Lega e il consigliere del Pd Gabriele Nahum. Al contrario, Forza Italia si è opposta alla revoca. Il capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha sottolineato l’utilità della raccolta fondi promossa dai ‘Ferragnez’ durante la pandemia per costruire una tensostruttura dedicata ai pazienti covid fuori dall’ospedale San Raffaele di Milano. De Chirico ritiene che Milano abbia altre priorità e che sia prematuro che il Consiglio comunale si pronunci prima che la magistratura completi le indagini sulle azioni di Chiara Ferragni. Nonostante ciò, De Chirico condanna moralmente ciò che è già stato accertato e si dice convinto che questi fatti non debbano influire sulla valutazione fatta in passato.