Missione Aspides nel Mar Rosso: autorizzate navi, comandante e obiettivi dalla Ue - avvisatore.it
Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, l’Italia si unirà all’operazione Aspides con il cacciatorpediniere Caio Duilio, che si unirà alle altre fregate già coinvolte nella missione anti-pirateria Atalanta. Questo impegno dimostra il costante supporto italiano alle iniziative per garantire la sicurezza marittima.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato che l’approvazione della nuova operazione Aspides dovrà passare per il Consiglio dell’Unione Europea prima di poter essere portata all’attenzione del Parlamento. Sarà compito del parlamento decidere se approvare o meno l’operazione, confermando così la sua autorità in merito. L’Italia auspica il coinvolgimento anche di Paesi arabi moderati in questa iniziativa.
L’Italia, insieme a Francia e Germania, avrà il comando operativo dell’operazione Aspides, rappresentando un passo significativo verso una difesa europea più integrata. Il Ministero della Difesa sta valutando la possibilità di fornire assetti aerei con capacità di sorveglianza e raccolta dati, inclusi velivoli G550 Caew e droni Predator. Queste iniziative confermano l’importanza strategica del Mediterraneo allargato per la sicurezza nazionale italiana.
«L’Italia affiancherà al ruolo politico un importante ruolo operativo, offrendo il Comandante della Forza – il Contrammiraglio Costantino – e il Quartier Generale della Forza a bordo di un cacciatorpediniere», hanno spiegato fonti diplomatiche. Il Quartier Generale europeo di Larissa ospiterà il Comando Operativo di Aspides, mentre il Comando Strategico rimarrà a Bruxelles, come per le altre operazioni militari dell’UE.
In particolare, il contrammiraglio Costantino, al comando delle forze Aspides, sottolinea che la missione si concentrerà sulla protezione e scorta delle navi mercantili, supportando la Maritime Situational Awareness e mantenendo una stretta collaborazione con le operazioni Atalanta e Prosperity Guardian. L’obiettivo principale sarà difensivo, con la prevenzione di attacchi a navi mercantili tramite l’abbattimento di droni, missili e altre minacce dirette, senza coinvolgere azioni offensive sul territorio yemenita. Eventuali reazioni a attacchi da navi militari nemiche saranno oggetto di discussione durante la missione.
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