Missioni pediatriche in Giordania: il contributo dell’Ospedale Bambino Gesù

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Missioni pediatriche in Giordania: il contributo dell'Ospedale Bambino Gesù - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi

Una missione salvavita a Karak

Il Bambino Gesù porta speranza a Karak, Giordania

Durante una recente missione di neuropsichiatria pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù in Karak, Giordania, suor Adele Brambilla e Alessandra Fumagalli hanno sottolineato l’importanza delle risposte mediche fornite alle famiglie bisognose. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Ospedale italiano di Karak e supportata dall’Associazione Alessandro Parini, mira a offrire cure specializzate a bambini e adolescenti in necessità.

Un legame solidale tra due realtà sanitarie

L’Ospedale italiano di Karak, gestito dalle Suore Missionarie Comboniane dal 1939, ha trovato un prezioso alleato nell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Grazie a una collaborazione avviata nel 2013, specialisti nel campo della neuropsichiatria pediatrica hanno svolto oltre 2300 visite e curato più di 800 bambini provenienti da comunità locali bisognose.

Focus sulla formazione e sul supporto continuo

Durante la missione a Karak, i medici italiani hanno fornito assistenza a 45 pazienti, continuando il percorso di cura avviato in precedenti missioni. Inoltre, hanno condiviso le proprie conoscenze con terapiste locali, rafforzando così le competenze della comunità nella cura dei disturbi neurologici infantili. Il progetto si basa su tre pilastri fondamentali: l’attenzione alla famiglia, il coinvolgimento della comunità e il trasferimento di competenze agli operatori locali.

Prospettive future e impegno costante

Il presidente dell’Ospedale Bambino Gesù Tiziano Onesti ha confermato l’impegno a lungo termine nel progetto in Giordania, annunciando la realizzazione di ulteriori missioni e l’implementazione di un programma di formazione strutturato, che includerà l’utilizzo della telemedicina. La prossima missione dedicata alla neuroriabilitazione conferma l’attenzione e la dedizione costante dell’Ospedale Bambino Gesù nel sostenere le comunità più vulnerabili.

Approfondimenti

    Suor Adele Brambilla e Alessandra Fumagalli: Si tratta di due figure coinvolte nella missione di neuropsichiatria pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù a Karak, Giordania. Sono state sottolineate per il loro impegno nell’offrire cure specializzate ai bambini e agli adolescenti bisognosi.

    Ospedale Bambino Gesù: Si tratta di un ospedale pediatrico situato a Roma, noto per la sua eccellenza nella cura dei bambini. È coinvolto in missioni internazionali volte a fornire supporto medico a comunità bisognose, come quella a Karak, Giordania.
    Karak, Giordania: Karak è una città storica situata nel sud della Giordania. È nota per il suo castello crociato e per essere un importante centro culturale e storico nel paese.
    Ospedale italiano di Karak: Gestito dalle Suore Missionarie Comboniane, l’ospedale opera a Karak dal 1939. È baluardo della sanità nel territorio e ha instaurato una collaborazione preziosa con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma per fornire cure specializzate ai bambini in difficoltà.
    Suore Missionarie Comboniane: Si tratta di una congregazione religiosa che si impegna nell’assistenza sanitaria e sociale, in particolare nell’ambito pediatrico. Gestiscono l’Ospedale italiano di Karak e sono partner nell’iniziativa con l’Ospedale Bambino Gesù.
    Tiziano Onesti: Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, ha confermato l’impegno a lungo termine nel progetto di assistenza medica a Karak, Giordania. Ha annunciato ulteriori missioni e la realizzazione di un programma di formazione strutturato, inclusa l’implementazione della telemedicina, per supportare le comunità vulnerabili.
    Questa missione medica riflette l’importanza della solidarietà internazionale e dell’impegno delle istituzioni sanitarie nel fornire cure e supporto alle popolazioni più svantaggiate, contribuendo così al miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle comunità coinvolte.