Ultimo aggiornamento il 25 Febbraio 2024 by Luisa Pizzardi
Gibellina, una città colpita duramente dal terremoto del 1968, che ha segnato profondamente il territorio trapanese e le vite dei suoi abitanti. Il terremoto ha raso al suolo l’intero centro abitato, costringendo alla ricostruzione della città in una nuova posizione, a una decina di chilometri di distanza. Tuttavia, il luogo dove sorgeva la vecchia Gibellina è diventato l’ambientazione di un’opera d’arte unica nel suo genere: il Grande Cretto, noto anche come Il Cretto di Burri. Questa imponente opera è stata creata dall’artista italiano Alberto Burri e rappresenta un monumento che ricorda le vie e gli edifici della vecchia Gibellina, cementificando le macerie e dando vita a un suggestivo labirinto di blocchi di cemento. Il Cretto è stato realizzato in più fasi, tra il 1984 e il 1989 e successivamente completato nel 2015, in occasione del centenario della nascita dell’artista, diventando un simbolo della rinascita e della memoria di Gibellina.
Intrighi e mistero a Gibellina: la trama della puntata “La città perfetta” di “Màkari 3″
Nella seconda puntata di “Màkari 3″, intitolata “La città perfetta“, la storia si concentra sull’evento di una importante conferenza a Gibellina, dove Saverio Lamanna viene chiamato come moderatore. La conferenza, che dovrebbe essere un momento di ricongiungimento per quattro gibellinesi emigrati in seguito al terremoto del 1968, viene interrotta da un violento alterco che si conclude con l’omicidio di Leone, uno degli organizzatori dell’evento. Saverio e il suo fedele Piccionello si trovano quindi coinvolti in un intricato mistero che sembra essere legato alle profonde ferite lasciate dal terremoto e ai segreti sepolti nel passato della città. Nel frattempo, altri personaggi come Michela e Giulio continuano a tessere relazioni e influenze in un intreccio sempre più complesso di rancori e segreti sepolti.