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Moda resiliente a Milano: sfida ai tempi difficili

La moda uomo per l’inverno: un ritorno al classico e alla sostenibilità

In un momento di incertezza e crisi globale, le passerelle milanesi delle collezioni uomo per il prossimo inverno hanno trasmesso un messaggio chiaro: è tempo di cose che durano. Un vero e proprio “retour a l’ordre”, un ritorno al classico, ha dominato le sfilate, con un’enfasi particolare sulla sostenibilità. Mentre le conseguenze negative del fast fashion sono ormai evidenti, sembra che l’era degli influencer stia giungendo al termine.

Il caso Ferragni, che ha recentemente attirato l’attenzione dei media per il suo coinvolgimento in una controversia legata al pandoro, è diventato un simbolo di un sistema che sta perdendo il suo fascino. Domenico Dolce e Stefano Gabbana, senza mai citare il nome di Ferragni, hanno sottolineato il tramonto degli influencer e il ritorno alla qualità, sia nella sartorialità italiana che nell’immagine veicolata dai grandi maestri della fotografia. Valori: questa è la parola chiave che emerge da ogni sfilata, legando la moda alle profondità umane.

Un ritorno al classico: moda da collezionisti

I grandi brand protagonisti della fashion week milanese hanno confermato quanto emerso a Pitti: è arrivato il momento di dire addio alle trovate acchiappa-like e alle provocazioni effimere. Il mantra che risuona da ogni presentazione e sfilata è “classico, classico e ancora classico”. Questo concetto è stato rivisto e adattato all’epoca post-pandemica, ai nuovi stili di vita e alle preoccupazioni ataviche, ma rimane sempre il classico, che soddisfa le diverse esigenze di una nuova generazione di consumatori consapevoli.

La giacca è il pezzo portante della moda uomo per l’inverno, ma non solo. Leggera e destrutturata, ma anche più strutturata, persino in versione doppiopetto, può essere abbinata a pull, serafino, dolcevita, camicia e cravatta, che sono tornati prepotentemente di moda. I pantaloni sono morbidi, con tasconi e possono essere infilati negli stivali o indossati con le ciabatte d’inverno. I cappotti, ampi o ad astuccio, imbottiti o con gilet sovrapposti, sono disponibili in versione loden o doppiopetto. Per la sera, ci sono bagliori di strass, punti di luce e luccichii, perfetti per sfoggiare smoking, tight, marsine e farfallini.

Una moda non più usa e getta, ma da collezionisti

La moda uomo per l’inverno si sta trasformando in qualcosa di più duraturo, non più usa e getta, ma da collezionisti. I pezzi presentati durante le sfilate sono pensati per essere inseriti nell’armadio e restare a lungo. Questo nuovo approccio riflette la crescente consapevolezza dei consumatori e la necessità di ridurre l’impatto ambientale.

La sostenibilità è diventata un valore fondamentale per i brand di moda. La moda etica e responsabile sta guadagnando terreno, con un’attenzione particolare alla scelta di materiali sostenibili e alla produzione locale. I consumatori sono sempre più interessati a capi di qualità che durano nel tempo, anziché a tendenze effimere.

In conclusione, la moda uomo per l’inverno si sta orientando verso un ritorno al classico e alla sostenibilità. I grandi brand stanno abbracciando questa tendenza, offrendo pezzi che durano nel tempo e che riflettono i valori dei consumatori consapevoli. È un cambiamento che va oltre le passerelle e che si riflette nel modo in cui viviamo e consumiamo moda.

Redazione

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