Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Redazione
La storica azienda vitivinicola Moncaro, una delle realtà imprenditoriali più significative delle Marche con oltre 600 soci, si trova attualmente al centro di una complessa vicenda giudiziaria. In seguito all’udienza tenutasi presso il Tribunale di Ancona, la decisione riguardante due istanze di fallimento presentate da creditori è stata rimandata. La giudice Giuliana Filippello ha rimesso ogni valutazione al collegio che si riunirà nei prossimi giorni, in attesa di una richiesta di “concordato con riserva” avanzata dalla cooperativa Terre Cortesi Moncaro.
Un futuro nelle mani del tribunale
Richiesta di concordato con riserva e piani di salvataggio
La richiesta di concordato con riserva presentata dal Consiglio di Amministrazione di Moncaro è essenziale per tentare di salvaguardare l’azienda da una possibile liquidazione. Questo strumento giuridico permette all’impresa di ottenere un rinvio, che potrebbe arrivare fino a 60 giorni, prorogabile se necessario. Durante questo periodo, la cooperativa avrà l’opportunità di elaborare un piano di salvataggio e di proporre soluzioni ai creditori. L’obiettivo è chiaro: evitare il fallimento e garantire la continuità operativa di un marchio storicamente radicato nel territorio.
Presenza dei protagonisti in aula
Durante l’udienza, tenutasi al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Ancona, diverse figure chiave hanno preso parte alla discussione. Tra queste, la presidente della cooperativa Donatella Manetti e il custode giudiziario Marcello Pollio hanno avuto un ruolo cruciale nel presentare la situazione corrente della cooperativa. I legali della Moncaro hanno delineato il contesto economico dell’azienda, sottolineando l’importanza di far pervenire al tribunale un corposo aggiornamento sull’andamento delle finanze aziendali.
Il debito complessivo di Moncaro è stimato tra i 45 e i 50 milioni di euro, un importo significativo che evidenzia la gravità della situazione. L’udienza non ha soltanto offerto uno spazio di discussione legale, ma ha anche messo in luce l’urgenza di trovare un accordo con i creditori affinché l’azienda possa ristrutturarsi e tornare a operare a pieno regime.
La vitalità del marchio Moncaro
Attività continua e mercato in crescita
Malgrado le difficoltà, Moncaro continua a operare attivamente nel settore vinicolo. Marcello Pollio, custode giudiziario dell’azienda, ha confermato che i lavori di vendemmia procedono come da programma. Sono stati anche effettuati ordini per l’imbottigliamento, indici di un’operatività che non si è fermata, malgrado la tempesta giudiziaria.
Moncaro dispone di una forte reputazione sul mercato, e il suo prodotto è molto ricercato, non solo in Italia, ma anche all’estero. Pollio ha infatti riportato che un cliente svedese ha manifestato l’intenzione di ordinare 200mila litri e che un operatore olandese sta avviando trattative significative. La grande distribuzione sta mostrando interesse per i prodotti Moncaro, segno che c’è un punto di rendimento continuativo.
Prospettive future e sostenibilità
La comunità locale e i soci dell’azienda guardano con ottimismo al futuro, nei quali si augurano una risoluzione favorevole della crisi attuale. La storicità e il valore aggiunto che Moncaro rappresenta non solo come azienda ma anche come simbolo della viticoltura marchigiana sono fondamentali. Infatti, il suo potenziale di salvataggio è supportato dalla qualità indiscussa dei suoi vini, che continuano a conquistare ampi spazi di mercato, mantenendo viva la speranza di un rilancio.
Il destino dell’azienda rimane ignoto, ma la volontà di combattere per salvaguardare un patrimonio vitivinicolo riconosciuto è palpabile. Con il supporto dei soci, dei creditori e di un piano di concordato, Moncaro potrebbe non solo sopravvivere ma anche finalmente prosperare.