Monsieur Dior: L’aura della sfilata nel Musee Rodin

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Monsieur Dior: L'aura della sfilata nel Musee Rodin - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2024 by Redazione

Maria Grazia Chiuri presenta la nuova collezione di Haute Couture per la Primavera/Estate 2024

La direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri, ha stupito il pubblico con la sua ultima collezione di Haute Couture, presentata a Parigi nel Musee Rodin. Con questa nuova collezione, Chiuri ha voluto rendere omaggio al fondatore della maison, Christian Dior, reinterpretando le sue icone in modo contemporaneo e portabile.

L’ispirazione artistica di Maria Grazia Chiuri

Il punto di partenza per questa collezione è stato l’abito “La Cigale”, creato da Christian Dior nel 1952. Ma Chiuri ha voluto andare oltre, esplorando il concetto di “aura” nell’arte. Per realizzare questa visione, ha collaborato con l’artista Isabella Ducrot, che ha curato l’installazione della location della sfilata, intitolata “Big Aura”.

L’installazione “Big Aura” di Isabella Ducrot

L’installazione “Big Aura” di Ducrot è composta da 23 abiti smisurati, alti circa cinque metri, che sono stati applicati su una griglia disegnata da righe nere irregolari. Questi abiti, ispirati ai vestiti dei sultani ottomani visti da Ducrot a Istanbul, rappresentano la sproporzione tra il capo e la persona. L’obiettivo di Ducrot è trasferire la sua aura anche in un abito.

Per Maria Grazia Chiuri, “Big Aura” rappresenta l’aura che ogni singolo manufatto dell’haute couture emana. L’haute couture è un territorio di rapimento contemplativo, in cui ogni riproduzione dell’originale è unica e si adatta al corpo di chi la indosserà. Questo concetto di aura, ispirato alle riflessioni di Walter Benjamin sull’unicità dell’opera d’arte, è ciò che Chiuri ha deciso di riattivare attraverso l’haute couture, che rappresenta il mito di Dior.

Con la sua ultima collezione, Maria Grazia Chiuri ha dimostrato ancora una volta la sua maestria nell’alta sartoria e la sua capacità di reinterpretare i classici in modo contemporaneo. La sua collaborazione con Isabella Ducrot ha portato un nuovo livello di arte e concetto alla sfilata, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente per il pubblico.

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