Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Il 20 febbraio 2025, la Corte d’appello di Buenos Aires ha preso una decisione significativa riguardo al caso che ha coinvolto la tragica morte di Liam Payne, ex membro degli One Direction. Le accuse di omicidio colposo contro Rogelio ‘Roger’ Nores, amico del cantante, e due dipendenti dell’hotel ‘CasaSur Palermo’ sono state ritirate. Questo evento ha suscitato grande attenzione mediatica, considerando che Payne è deceduto il 16 ottobre 2024, dopo una caduta dal balcone del terzo piano della struttura.
Il caso di Liam Payne e le accuse ritirate
La vicenda legata alla morte di Liam Payne ha avuto inizio con l’accusa di omicidio colposo nei confronti di Rogelio Nores, presunto manager del cantante, e di due membri dello staff dell’hotel. Questi ultimi, Gilda Martin e Esteban Grassi, erano stati accusati di non aver garantito la sicurezza di Payne, che, secondo le ricostruzioni, era in uno stato di alterazione a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti. La Corte d’appello ha annullato la decisione di incriminare i tre, ritenendo che non ci fossero prove sufficienti per sostenere le accuse.
Nores, dopo la caduta delle accuse, ha espresso la sua soddisfazione attraverso un’intervista a “Rolling Stone”, affermando: “Sono contento che sia finalmente finita. Sono felice di poter viaggiare nel Regno Unito e così poter dire addio al mio amico”. Il suo avvocato, Rafael Cuneo Libarona, ha sottolineato che Nores non aveva alcun obbligo legale di garantire la sicurezza di Payne, ma era semplicemente un amico. Cuneo Libarona, noto anche per essere il fratello del ministro della Giustizia argentino, ha contestato le affermazioni dell’accusa, sostenendo che Nores non avesse mancato ai suoi doveri.
Le conseguenze per gli altri imputati
Nonostante il ritiro delle accuse contro Nores e i due dipendenti dell’hotel, la situazione legale non è ancora risolta per tutti i coinvolti. Due uomini, Braian Nahuel Paiz e Ezequiel David Pereyra, sono ancora in carcere e devono affrontare accuse di aver fornito cocaina a Payne prima della sua morte. Se riconosciuti colpevoli, potrebbero affrontare pene detentive che vanno da un minimo di 4 a un massimo di 15 anni.
La decisione della Corte d’appello di Buenos Aires ha suscitato preoccupazioni tra i procuratori, che ora valutano se presentare ricorso contro la sentenza. I tre giudici hanno emesso la loro decisione otto giorni dopo un’udienza presso il Tribunale penale e correzionale nazionale argentino, evidenziando la complessità del caso e le emozioni forti che ha suscitato sia nel pubblico che nei familiari di Payne.
Le dichiarazioni di Rogelio Nores
Rogelio Nores ha sempre sostenuto di non essere il manager di Liam Payne, ma piuttosto un caro amico. In precedenti dichiarazioni, ha affermato di essere stato presente in hotel il giorno della morte del cantante, ma di essersene andato 40 minuti prima dell’incidente. Ha descritto la scena in hotel come affollata, con molte persone che interagivano con Payne, e ha ribadito di non aver mai immaginato che potesse accadere una tragedia del genere. La sua posizione e il presunto ruolo di manager sono stati elementi chiave nel processo, ma ora, con l’annullamento delle accuse, Nores spera di poter finalmente chiudere questo capitolo doloroso della sua vita.