Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Panoramica:
Il 74enne Armando Ortodosso rimane in carcere in seguito all’omicidio del vicino di 60 anni, Sebastiano Tessitore, avvenuto a Parete a causa di una lite scoppiata per questioni di parcheggio condominiale. La decisione è stata presa dal gip Daniele Grunieri del tribunale di Napoli Nord, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nonostante il fermo non sia stato convalidato a causa della mancanza del pericolo di fuga. L’ex guardia giurata ha confessato il delitto, spiegando che l’omicidio è avvenuto a seguito di un alterco per il parcheggio dell’auto.
I dettagli dell’omicidio:
La tragedia si è consumata sabato pomeriggio intorno alle 16. La lite tra i due vicini è scoppiata all’interno degli spazi condominiali per una questione di parcheggio. Ortodosso, ex guardia giurata, ha iniziato a litigare con Tessitore, poiché quest’ultimo aveva parcheggiato l’auto in modo tale da impedire ad Ortodosso di accedere al garage.
La ricostruzione dell’accaduto:
Ortodosso avrebbe chiesto a Tessitore di spostare l’auto, ma il 60enne si sarebbe rifiutato. A quel punto, il 74enne sarebbe risalito in casa per prendere l’arma, una pistola calibro 9 semiautomatica legalmente detenuta. Ortodosso sarebbe poi sceso di nuovo, avrebbe proseguito la lite con Tessitore, e all’ulteriore rifiuto di quest’ultimo di spostare l’auto, avrebbe sparato tre-quattro colpi, tutti andati a segno.
La confessione dell’omicida:
Ortodosso ha confessato il delitto, ammettendo di aver sparato a Tessitore dopo un alterco scoppiato per una questione di parcheggio condominiale. L’uomo si è poi consegnato ai carabinieri, trovato dal personale delle forze dell’ordine nel proprio appartamento grazie ad alcuni testimoni. I militari hanno anche trovato l’arma del delitto nell’abitazione di Ortodosso.
Le decisioni del gip:
Il gip Daniele Grunieri del tribunale di Napoli Nord ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ortodosso, nonostante il fermo disposto dalla Procura qualche ora dopo l’omicidio non sia stato convalidato a causa della mancanza del pericolo di fuga. Tuttavia, Grunieri ha ritenuto sussistenti i gravi indizi e il pericolo di reiterazione del reato, decidendo di mantenere l’uomo in carcere.
Le conseguenze della lite per questioni di parcheggio:
Questo tragico episodio dimostra come questioni apparentemente banali possano trasformarsi in tragedie. La lite per il parcheggio condominiale tra i due vicini ha portato alla morte di Sebastiano Tessitore e alla detenzione di Armando Ortodosso, ex guardia giurata di 74 anni. La decisione del gip Grunieri di mantenere Ortodosso in carcere è stata presa tenendo conto dei gravi indizi e del pericolo di reiterazione del reato, nonostante il fermo non sia stato convalidato per mancanza del pericolo di fuga.
Le indagini proseguono:
Le indagini sono ancora in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per individuare eventuali responsabilità ulteriori rispetto a quelle di Ortodosso. L’arma del delitto è stata trovata nell’abitazione di Ortodosso e l’uomo si è consegnato ai carabinieri senza opporre resistenza. Tuttavia, i dettagli del caso saranno chiariti solo attraverso un’accurata indagine e un processo equo.
In sintesi:
Un uomo di 74 anni è stato arrestato per l’omicidio del proprio vicino di 60 anni, avvenuto a Parete a seguito di una lite per questioni di parcheggio condominiale. L’ex guardia giurata ha confessato il delitto e si è consegnato ai carabinieri senza opporre resistenza. Il gip Daniele Grunieri del tribunale di Napoli Nord ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ortodosso, nonostante il fermo non sia stato convalidato a causa della mancanza del pericolo di fuga. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.