Morti evitabili: l’appello di Mario Balzanelli per un’educazione al primo soccorso in Italia

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Morti evitabili: l'appello di Mario Balzanelli per un'educazione al primo soccorso in Italia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Giordana Bellante

In Italia, molte morti improvvise possono essere prevenute e questo è un fatto che merita una seria riflessione. Il presidente della Sis 118, Mario Balzanelli, sottolinea come sia fondamentale equipaggiare tutti i cittadini con le conoscenze necessarie per attuare le manovre salvavita. Questa questione emerge in modo particolare alla vigilia della Giornata mondiale del primo soccorso, un’occasione per richiamare l’attenzione su un tema cruciale per la salute pubblica.

La necessità di conoscere le manovre salvavita

Un dovere morale e sociale

Mario Balzanelli evidenzia come le manovre di primo soccorso non solo siano alla portata di tutti, ma che dovrebbero diventare una competenza fondamentale per ciascun cittadino. La consapevolezza e la preparazione nelle situazioni di emergenza possono fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo motivo, lo Stato ha l’obbligo di garantire la diffusione di tali conoscenze, specialmente tra le giovani generazioni.

Introduzione delle manovre di primo soccorso nelle scuole

Balzanelli ricorda di aver avviato, insieme alla Sis 118, un’iniziativa legislativa popolare volta a introdurre l’insegnamento del primo soccorso nelle scuole italiane, iniziativa che ha dato i suoi frutti nel 2015 con l’approvazione di una legge apposita. Questa normativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di una cultura del soccorso, ma il presidente si lamenta del fatto che, nonostante esista una legge, questa è rimasta in gran parte inattuata. La mancanza di implementazione di queste norme ha conseguenze dirette sulla salute dei cittadini.

I costi della mancata attuazione

Balzanelli non nasconde il suo disappunto per un simile scenario: lascerà un segno indelebile sulla vita di innumerevoli persone che avrebbero potuto essere salvate. La Sis 118 annuncia quindi di voler sollecitare i ministri dell’Istruzione e della Salute affinché la legge venga finalmente attuata e il diritto all’educazione al primo soccorso diventi una realtà per tutti i giovani.

I principali nemici della vita

Arresto cardiaco improvviso

Uno dei problemi principali evidenziati da Balzanelli è rappresentato dall’arresto cardiaco improvviso, il quale provoca in media 8 decessi ogni ora in Italia. Si stima che circa 60.000 persone all’anno perdano la vita a causa di questa patologia. La rapidità di intervento è cruciale: dopo la cessazione del battito cardiaco, solo tre minuti di attesa possono trasformarsi in un danno irreversibile per il cervello. Balzanelli sottolinea che la Rianimazione Cardiopolmonare , seguita eventualmente dall’uso di un defibrillatore, incrementa in maniera significativa le probabilità di sopravvivenza delle vittime.

Ostruzione delle vie aeree

Un altro tragico nemico della vita è l’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, responsabile di un decesso settimanale. Questa condizione è particolarmente critica per i bambini sotto i quattro anni, dove il tasso di mortalità raggiunge percentuali allarmanti. Balzanelli ricorda l’importanza di conoscere le manovre di disostruzione, che se effettuate prontamente possono salvare anche le vittime più giovani. Tali manovre richiedono competenze pratiche che dovrebbero essere insegnate fin dai primi anni scolastici.

Emorragie esterne

Infine, le emorragie esterne massicce rappresentano una significativa causa di morte per trauma. Ogni anno, circa 24.000 italiani perdono la vita a causa di emorragie per trauma maggiore. Le tecniche di emostasi, come la compressione diretta e un utilizzo appropriato del laccio emostatico, possono risultare fondamentali per salvaguardare permanenze di vita che, altrimenti, sarebbero compromesse.

Promuovere la cultura del primo soccorso

Un appello alla società

Balzanelli invita a visualizzare un mondo in cui le manovre di primo soccorso siano parte integrante della cultura sociale. L’emergenza sanitaria può colpire chiunque, e la preparazione di tutti noi è il primo passo verso una comunità più sicura e resiliente. I volti e le storie di vita, che potrebbero appartenere a amici o familiari, devono spingerci a sviluppare una maggiore sensibilità riguardo alla formazione al primo soccorso.

L’importanza di ogni ambiente di vita

La promozione della cultura del primo soccorso deve svilupparsi in ogni contesto: scuole, luoghi di lavoro e comunità locali. Sostenere campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione è essenziale per salvaguardare il benessere collettivo. Il cambiamento può avvenire solo se le istituzioni e i cittadini collaborano per creare un ambiente in cui queste competenze diventano norma e non eccezione.

Le parole di Balzanelli rimarcano quindi una verità fondamentale: investire nell’educazione al primo soccorso è un progetto di civiltà e un atto di responsabilità verso la vita.

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