Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
Alessandro Profumo e Fabrizio Viola assolti: la giustizia fa il suo corso
La notizia dell’assoluzione di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola nell’ambito del processo su Mps è un ulteriore esempio di come la giustizia segua il suo corso, anche se a volte in modo lento. Questo caso mette in luce l’importanza di trattare le vicende giudiziarie con cautela, soprattutto quando sono legate a complesse operazioni finanziarie.
Non si tratta di tacere le presunte responsabilità, ma di garantire una corretta proporzione tra le notizie di assoluzione e quelle di condanna. È fondamentale che la notizia di un’assoluzione sia altrettanto evidente di quella di una condanna, al fine di limitare i danni alla reputazione e alle carriere di coloro che sono coinvolti. Inoltre, ciò contribuirebbe a ridare peso e consistenza alle cronache finanziarie, spesso offuscate dalla cronaca giudiziaria.
Non è necessario essere garantisti per riconoscere che esiste un problema culturale legato alla superficialità e alla pigrizia di chi scrive e commenta. Attendere il verdetto definitivo prima di etichettare qualcuno come colpevole può offrire una prospettiva diversa nella narrazione delle vicende finanziarie. Questo approccio può aiutare a distinguere tra coloro che hanno commesso effettivamente un reato e coloro che sono stati solo sospettati.
La questione va oltre la storia personale e finanziaria di Profumo e Viola. Non esiste una soluzione perfetta per bilanciare il diritto di cronaca con il diritto di difesa nel processo. Tuttavia, è possibile tracciare una linea per garantire che sia possibile difendersi adeguatamente durante il processo. Ciò richiede un’informazione più accurata e attenta agli effetti delle proprie pubblicazioni, in modo da rendere un’assoluzione altrettanto rilevante di una condanna di primo grado.