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Natalità: una culla su tre vuota post pandemia. Card. Zuppi invoca un piano di sicurezza

Italia: Nuovo Minimo Storico della Natalità nel 2023

A marzo, l’Istat annuncerà un nuovo minimo storico della natalità in Italia, confermando un trend in calo che dura da tempo. Secondo i demografi, nel 2023 si registreranno circa 380mila nuovi nati, in diminuzione rispetto ai 393mila del 2022. Questo dato ha dato il via al dibattito durante la prima tappa degli Stati Generali della Natalità, con esperti come Alessandro Rosina e Gianluigi Bovini che hanno presentato le statistiche. Anche la ministra per la Famiglia e la Natalità, Eugenia Maria Roccella, e il cardinale Matteo Maria Zuppi hanno preso parte all’evento.

  • La diminuzione della natalità è stata uniforme da Nord a Sud, ad eccezione del Trentino Alto Adige, che ha registrato un calo minore rispetto ad altre regioni. Regioni come la Valle d’Aosta, la Sardegna, le Marche, la Lombardia, il Lazio e la Puglia hanno visto una flessione significativa delle nascite, superando la media nazionale.

La Riflessione sul Problema della Natalità

Il cardinale Matteo Maria Zuppi ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema della denatalità, definendolo come un tema cruciale che coinvolge diversi aspetti della società. Ha evidenziato la necessità di un impegno comune per trovare soluzioni concrete: “La demografia è la nostra radiografia, ci fa capire chi siamo e chi stiamo diventando“. Gli Stati Generali della Natalità sono stati citati come un’opportunità per coinvolgere tutte le istituzioni e affrontare la questione in modo trasversale.

  • Il cardinale ha sottolineato la necessità di passare dalle parole ai fatti, creando un piano concreto che possa ispirare fiducia e speranza nelle nuove generazioni.

Interventi per Sostenere le Famiglie e Contrastare la Denatalità

La ministra Eugenia Maria Roccella ha evidenziato gli sforzi del Governo per sostenere le famiglie e contrastare la denatalità. I provvedimenti adottati prevedono un impegno economico significativo, con 16 miliardi di euro stanziati per il 2024. L’obiettivo è agire sia sul fronte economico, con misure di sostegno alle famiglie, sia sulla conciliazione tra lavoro e vita familiare.

  • La ministra ha sottolineato l’importanza di intervenire non solo a livello economico, ma anche culturale, supportando la libertà dei giovani di realizzare il proprio progetto di vita, compreso quello di diventare genitori. Ha evidenziato la necessità di politiche del benessere in grado di invertire il trend negativo della natalità, considerato un “paradosso demografico” dei paesi sviluppati.
Redazione

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