Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il naufragio di un veliero britannico a Porticello, nel palermitano, ha scosso la comunità locale e ha dato origine a un’imponente operazione di salvataggio e indagine. Mentre i sommozzatori dei Vigili del Fuoco continuano le ricerche, rimane da chiarire la dinamica dell’incidente che ha portato alla perdita di sei vite umane e a una serie di sopravvissuti. Le autorità stanno cercando di fare luce su ciò che è accaduto, interrogando i pochi che sono stati tratti in salvo.
Le operazioni di ricerca
Ripresa delle ricerche
In una giornata densa di eventi, le ricerche dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco sono riprese con determinazione il 21 agosto, a partire dalle prime ore del mattino. All’altezza di Porticello, i vigili hanno avviato le operazioni subacquee per localizzare i sei dispersi a bordo dell’imbarcazione. I sommozzatori, noti come “speleo-sub”, hanno tentato di accedere alle aree comuni del veliero, il Bayesian, attraverso una finestra della struttura. Gli spazi angusti e carichi di detriti hanno ostacolato le loro manovre.
Le operazioni si sono svolte in un contesto di difficoltà estrema. Alcuni sub hanno descritto la scena come “simile a quella della Costa Concordia, ma in scala ridotta”. La profondità in cui trovano il veliero è di circa 50 metri, e le squadre possono rimanere sommerse solo per dodici minuti per motivi di sicurezza, ciò rende il lavoro particolarmente impegnativo e rischioso. Nonostante abbiano rinvenuto numerosi oggetti galleggianti, non sono stati in grado di accedere alle cabine, dove potrebbero trovarsi i dispersi.
I dispersi e il recupero dell’unica vittima
Tra i sei dispersi, vi sono personalità di spicco come Mike Lynch, un imprenditore britannico, la sua giovane figlia Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e il suo coniuge. Il legale di Lynch, Chris Morvillo, e sua moglie Neda sono anch’essi tra i dispersi. Finora, il solo corpo recuperato dai sommozzatori è quello di un cuoco di bordo, un canadese con passaporto dell’Antigua, identificato dagli altri membri dell’equipaggio superstiti.
Il recupero di questo corpo ha rappresentato un momento di tensione per le squadre di salvataggio, che stanno lavorando incessantemente per localizzare gli altri dispersi. Nonostante i progressi nella loro ricerca, la situazione rimane critica e complessa, dato che mancano all’appello sei persone con le vite legate all’imbarcazione affondata.
I sopravvissuti
Salvataggio dei sopravvissuti
Un’allegra nota nella tragedia è rappresentata dai sopravvissuti, che ammontano a quindici persone, salvate in condizioni relativamente stabili. Grazie all’intervento tempestivo di altri diportisti nelle vicinanze, un gruppo di undici persone è riuscito a mettersi in salvo utilizzando il gommone di emergenza del veliero. Tra i sopravvissuti, c’è una famiglia che ha estremo bisogno di assistenza: un anno e due anni e la loro madre Charlotte Golunsky. Anche se l’esperienza è stata traumatica, la piccola Sophie è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Palermo per precauzione, dove è sotto osservazione.
Charlotte ha raccontato come il gommone di emergenza sia stato aperto in tempo utile e come sono riusciti a salire in molti prima che altri raggiungessero il gommone a nuoto. I sopravvissuti sono stati successivamente affidati ai militari della Guardia Costiera e accolti nell’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, dove ricevono alloggio e supporto psicologico.
Visite e supporto
L’ambasciatore britannico in Italia, Ed Llewellyn, ha fatto visita ai sopravvissuti, un gesto simbolico di supporto da parte delle autorità britanniche. Gli accertamenti medici e psicologici hanno evidenziato che i sopravvissuti stanno bene fisicamente. I traumi psicologici legati a un’esperienza di questa gravità richiederanno un supporto significativo nelle settimane a venire, quindi le autorità locali sono pronte a intervenire.
L’inchiesta sulla tragedia
Apertura dell’inchiesta
La Procura di Termini Imerese ha avviato un’inchiesta per determinare le cause effettive del naufragio. Gli investigatori della Guardia Costiera di Porticello stanno analizzando le circostanze dell’incidente e stanno procedendo con ascolti e raccolta di evidenze. I sopravvissuti verranno interrogati per fare chiarezza sulla tragedia, soprattutto circa i momenti immediatamente precedenti al naufragio.
Le prime ispezioni effettuate dai sub rivelano che lo scafo del veliero sembra integro e l’albero maestro non presenta segni evidenti di danni. Tuttavia, gli inquirenti dovranno valutare con attenzione il materiale raccolto, comprese le registrazioni delle telecamere di sicurezza degli edifici situati nelle vicinanze del naufragio. Le immagini potrebbero fornire informazioni sull’accaduto e aiutare a ricostruire la dinamica dell’incidente.
Gli sviluppi dell’inchiesta
Le verifiche da parte delle forze dell’ordine sono in corso e si prevede che accelereranno nel tentativo di capire cosa possa aver portato a questo incidente mortale. Gli investigatori si concentreranno non solo sulle condizioni meteo, ma anche sulla manutenzione e sull’idoneità del veliero per la navigazione. Gli esiti di quest’inchiesta saranno fondamentali per elucidare responsabili e possibili negligenze.
Il dramma di Porticello continua a segnare le cronache regionali e nazionali, mentre si aspettano nuovi sviluppi e aggiornamenti dalle autorità competenti. Le famiglie delle vittime e i sopravvissuti auspicano risposte chiare per trovare un barlume di pace in un momento così difficile.