Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Un grave incidente marittimo ha avuto luogo all’alba di lunedì a Porticello, un comune in provincia di Palermo, dove un veliero di nome Bayesian è affondato durante una tempesta. Il comandante della barca a vela Sir Robert Baden Powell, Karsten Borner, fornisce dettagli cruciali riguardo ai momenti successivi al naufragio. L’episodio ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Termini Imerese per naufragio, disastro, lesioni e omicidio colposo.
i momenti concitati del salvataggio dei superstiti
La situazione critica a bordo del veliero
Secondo quanto riportato dal comandante Borner, quando è intervenuto, i quindici superstiti erano già sulla scialuppa di salvataggio del veliero che affondava. Tuttavia, il gommone su cui si trovavano era destinato ad accogliere solo dodici persone, costringendo i sopravvissuti a prendere posizione su una nave in pericolo imminente. Con le condizioni meteorologiche che deterioravano rapidamente, Borner e la sua squadra hanno prontamente utilizzato il tender per raggiungere i superstiti e portarli al sicuro a bordo della Sir Robert.
Tribolati dalla tempesta, i momenti di salvataggio si sono rivelati carichi di tensione. Il comandante ha descritto l’atmosfera, segnata da urla di terrore e la paura di un imminente disastro. “Sono stati momenti molto concitati… tremavano dal freddo,” aggiunge Borner, testimoniando il senso di urgenza e necessità di soccorso. Le difficoltà di navigazione e le avverse condizioni climatiche hanno complicato ulteriormente le operazioni di salvataggio, rendendo il tutto più drammatico.
L’aiuto alle vittime dell’incidente
Una volta a bordo, i membri dell’equipaggio della Sir Robert hanno immediatamente fornito vestiti asciutti ai sopravvissuti, alcuni dei quali apparivano visibilmente sotto shock. Soprattutto per la presenza di una bambina di un anno, Sophie, la quale, insieme ai suoi genitori, ha ricevuto un’attenzione particolare. L’umanità mostrata dall’equipaggio durante questi frangenti acuti è un aspetto che dimostra l’importanza della preparazione e della reattività in situazioni di crisi.
L’intervento della Guardia Costiera è stato tempestivo. I sopravvissuti sono stati trasferiti dai soccorritori e portati in un luogo sicuro, dove è stato fornito loro supporto e assistenza necessaria. L’investigazione in corso chiarirà il verificarsi dei fatti e le dinamiche di emergenza che hanno preceduto il naufragio del veliero.
le dichiarazioni del comandante Karsten Borner
Le affermazioni sugli eventi del naufragio
Dopo il salvataggio, il comandante Borner ha testimoniato presso la procura di Termini Imerese. Ha negato di aver mai affermato che l’albero maestro del veliero si fosse spezzato prima dell’affondamento. “L’albero era integro quando la barca è affondata,” ha chiarito, rispondendo alle domande sulla stabilità della nave. A suo avviso, la situazione si era deteriorata in pochi minuti, portando a un rapido affondamento del veliero.
Borner ha sottolineato il ruolo difficile dell’equipaggio di fronte alla crisi. Le operazioni di salvataggio sono state complicate dalla necessità di mantenere sicurezza e ordine. La ola di emozione e paura ha reso difficile per l’equipaggio scendere per assistere i passeggeri in difficoltà, ma il comandante ha cercato di spiegare che si trattava di una situazione di vita o di morte.
L’assenza di sopravvissuti dopo il naufragio
Dopo i salvataggi, Borner ha tentato di tornare al sito del naufragio per cercare sopravvissuti, ma ha trovato solo buio e silenzio. Il mare, tuttavia, non ha lasciato spazio a ulteriori speranze: la barca era ormai scomparsa. Le testimonianze del comandante e del suo equipaggio svolgeranno un ruolo fondamentale per la ricerca di informazioni e prove sui precisi eventi che hanno portato al naufragio.
identità e storia dei superstiti
Chi sono i superstiti dell’incidente
Dopo il naufragio, i quindici sopravvissuti sono stati trasferiti presso l’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia. Tra loro, ci sono rappresentanti di diverse nazionalità, rendendo la vicenda ancor più drammatica. I nomi dei superstiti includono James Emsilie, 35 anni, e sua moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni. Hanno a bordo la loro piccola figlia, Sophia, che ha compiuto un anno pochi giorni prima del tragico evento.
In mezzo ai sopravvissuti, ci sono figure di spicco, come Angela Baccares, inglese di 57 anni, marito del quale, Mike Lynch, è tra i dispersi. Altri nomi rilevanti includono Myin Htun Kyaw dal Myanmar, Matthew Griffith dalla Francia e James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, presumibilmente il comandante della nave. È importante notare anche la presenza di due hostess di bordo, Leah Randall e Katja Chicken, le quali potrebbero fornire ulteriori dettagli sull’accaduto.
Le vittime purtroppo scomparse
Il dramma di Porticello non è solo quello dei superstiti. Tra i sei dispersi vi sono nomi significativi: il miliardario Mike Lynch e la figlia Hannah, di 18 anni, il cui destino rimane attualmente avvolto nel mistero. Le autorità continuano a svolgere indagini per raccogliere informazioni cruciali e per comprendere meglio le dinamiche che hanno portato a questo tragico naufragio. La tempesta ha sconvolto una famiglia e una comunità, lasciando segni profondi e interrogativi non ancora risolti.
Il dramma umano e le difficoltà legate a questo incidente marittimo rimarranno un capitolo aperto per tutti coloro che erano a bordo e per le famiglie coinvolte, mentre si attende il risultato delle indagini in corso.