Naufragio del veliero Bayesian: dettagli e indagini su una tragica notte a Porticello

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Naufragio del veliero Bayesian: dettagli e indagini su una tragica notte a Porticello - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

Un tragico naufragio ha lasciato sette vittime nel veliero Bayesian, un’imbarcazione di lusso di 56 metri. Il tragico evento è avvenuto la notte del 19 agosto a Porticello, in provincia di Palermo. La situazione ha immediatamente catturato l’attenzione dei media internazionali, poiché tra le vittime figura una ragazza di appena 18 anni, Hannah Lynch, e la sua famiglia. La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza della navigazione e sul comportamento dell’equipaggio.

La ricostruzione del naufragio

Le ultime ore prima del disastro

Secondo la ricostruzione fornita dal Procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, la notte del naufragio è stata caratterizzata da eventi repentini. Alle 4.38, un razzo di segnalazione lanciato dagli occupanti del veliero ha allertato l’Autorità Costiera. Tuttavia, quando i soccorsi sono giunti sul posto, il veliero era già affondato e solo pochi superstiti sono stati salvati. L’equipaggio ha cercato rifugio, abbandonando la speranza di salvezza per gran parte dei passeggeri.

Inizialmente, la Guardia Costiera ha recuperato un numero ridotto di naufraghi sparsi nelle acque circostanti, mentre ben sette persone sono risultate scomparse. Tragedie simili suscitano emozioni forti, e la comunità, già colpita, si è stretta attorno alle famiglie coinvolte.

Il ritrovamento dei corpi

Il primo corpo recuperato dagli inquirenti è stato quello del cuoco di bordo, Recaldo Thomas, di 37 anni, originario di Antigua. I rimanenti sei cadaveri, tra cui quello di Hannah Lynch e dei suoi familiari, sono stati trovati alcuni giorni dopo nelle cabine del veliero. Gli unici superstiti, membri dell’equipaggio, sono stati colpiti dallo shock e sono stati immediatamente assistiti.

Le indagini hanno suggerito che i corpi sono stati trovati principalmente sul lato sinistro dell’imbarcazione. Il ritrovamento ha generato un vivace interesse internazionale, dato che alcune delle vittime appartenevano a famiglie importanti nel campo degli affari.

Le indagini in corso

Le responsabilità sotto esame

La procura ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Cartosio ha dichiarato che al momento le indagini si concentrano su cause tecniche e sulle procedure di evacuazione. In didascalia ai vari media presenti, ha affermato che “il compito delle autorità è di chiarire le responsabilità di quanto accaduto e che non si escludono sviluppi nelle prossime ore, con la possibilità di identificare gli indagati.”

Il giovane PM, Raffaele Cammarano, ha anche sottolineato che in questo momento non è possibile confermare se il veliero fosse dotato di una scatola nera. In attesa del recupero del relitto, le prime risposte cruciali sul caso restano ancora in sospeso.

Le testimonianze dei superstiti

Le indagini si avvalgono delle testimonianze dei superstiti, che potrebbero fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto a bordo nei momenti critici. Preoccupano sino ad ora anche le procedure di evacuazione, poiché i membri dell’equipaggio sembrano aver salutato per primi il luogo di crisi, lasciando indietro i passeggeri. Una questione delicata che i magistrati stanno approfondendo, cercando di capire il comportamento dei membri dell’equipaggio e le motivazioni che li hanno portati a una simile scelta.

La situazione si complica, poiché i membri dell’equipaggio non sono stati sottoposti a test alcolici o tossicologici immediatamente dopo il naufragio. Le informazioni su ciò che è accaduto potrebbero rimanere incerte fino al recupero del relitto.

Le autorità si attivano

Le operazioni di recupero

L’ammiraglio Raffaele Macauda, comandante della Capitaneria di Porto di Palermo, ha confermato l’intenzione della proprietà del veliero di recuperare l’imbarcazione. Gli ufficiali hanno evidenziato che le operazioni di recupero richiederanno un piano preciso, che dovrà essere presentato all’autorità marittima per l’approvazione.

A tal proposito, l’ammiraglio ha confermato l’assenza di previsioni meteorologiche avverse per la notte dell’incidente. Pertanto, si dovranno chiarire le circostanze che hanno portato all’affondamento del veliero, rimasto affondato a 50 metri di profondità.

La comunicazione con i media

Il Procuratore ha spiegato il motivo del suo iniziale silenzio ai media: la legge italiana pone requisiti severi sulle comunicazioni da parte delle autorità in situazioni di inchiesta. Ciò ha limitato la possibilità di rilasciare informazioni immediate, ma si attende un’informativa più dettagliata man mano che avanzano le indagini.

L’interesse dei media internazionali è palpabile e le domande si accumulano. Resta fondamentale l’analisi del relitto e dei requisiti di sicurezza a bordo, affinché episodi così tragici possano essere prevenuti in futuro. Le prossime settimane saranno decisive per fare luce su questo caso e portare chiarezza ai familiari delle vittime, i quali attendono risposte su una notte che ha cambiato le loro vite per sempre.

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