Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Il naufragio di un veliero britannico nel Mediterraneo ha suscitato un’ampia attenzione da parte della Procura di Termini Imerese, che sta conducendo un’inchiesta per chiarire le circostanze di questo drammatico evento. Durante il naufragio, cinque passeggeri sono stati trovati in camere diverse da quelle in cui si trovavano quando il veliero ha iniziato ad imbarcare acqua. La Procura ha già ascoltato diversi superstiti e indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colpose.
I dettagli del naufragio
Ricostruzione degli eventi
Secondo quanto emerso dalle testimonianze fornite alla Procura e dalle piante del veliero, il naufragio è avvenuto nella notte, dopo che la barca aveva imbarcato acqua. Fonti vicine all’inchiesta rivelano che le sei vittime recuperate non erano nelle rispettive camere, ma si trovavano in una zona opposta del veliero. Durante il naufragio, sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui Sir Robert Baden Powell, che hanno fornito dettagli cruciali sull’accaduto.
Le testimonianze indicano che l’imbarcazione ha iniziato ad affondare di prua, prima di ruotare lentamente sul fianco destro. Questa dinamica ha sollevato interrogativi sulla progettazione e sulla sicurezza della barca, considerando che nelle camere della prua si trovava anche parte dell’equipaggio.
Angela Bacares, una delle sopravvissute, ha descritto il momento drammatico in cui si è svegliata avvertendo una “leggera inclinazione”. La donna è riuscita a muoversi verso il ponte superiore, un’azione che si è rivelata determinante per la sua sopravvivenza.
L’identità delle vittime e dei superstiti
Tra le vittime recuperate ci sono anche membri dell’equipaggio e passeggeri di diverse nazionalità. In totale, i superstiti compresi sono diversi individui, tra cui James Emsilie e sua moglie Charlotte, insieme alla loro figlioletta Sophia. Altri testimoni includono personaggi di diverse nazionalità, tra cui irlandesi, neozelandesi e francesi, contribuendo a un drammatico mosaico di culture e storie.
Le ricerche delle vittime continuano, con particolare attenzione all’identificazione e all’individuazione della 18enne Hannah Lynch, la figlia del magnate Mike Lynch, il cui corpo non è ancora stato recuperato dallo scafo. Le operazioni di soccorso sono particolarmente complesse, dato che i sommozzatori devono lavorare a profondità di 50 metri, limitando il tempo di intervento.
Le cause e le ipotesi di errore
Le indagini della procura
L’indagine condotta dalla Procura di Termini Imerese si concentra attualmente su varie ipotesi di errore umano che potrebbero aver contribuito al naufragio. In particolare, il portellone della barca potrebbe essere stato lasciato aperto, causando l’imbarco di una quantità eccessiva d’acqua. Stando alle dichiarazioni dei testimoni e agli accertamenti effettuati, quest’elemento potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nella tragedia.
In aggiunta, risulta che la navigazione della barca potesse essere compromessa dal posizionamento errato della deriva mobile, che avrebbe potuto influenzare la stabilità dell’imbarcazione. È cruciale che le autorità investighino anche sulle procedure di sicurezza adottate a bordo, in particolare riguardo al sistema automatico di chiusura, che deve attivarsi in caso di emergenza.
Gli sviluppi futuri delle indagini
La magistratura ha già ascoltato i sui testimonianze di difesa e ha avviato un processo di raccolta di prove, ma al momento non ci sono stati avvisi di garanzia né indagati ufficiali. Tuttavia, secondo indiscrezioni, il capitano della barca potrebbe presto trovarsi al centro dell’attenzione giudiziaria.
Nei prossimi giorni, si prevede una conferenza stampa del Procuratore capo Ambrogio Cartosio, dove potrebbero emergere ulteriori dettagli sull’inchiesta e sulle azioni legali che seguiranno. Gli esperti stanno monitorando da vicino l’evoluzione della situazione, consapevoli che la comunità internazionale attende risposte e giustizia per le vittime di questa tragica vicenda nel mare.