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NCC a Roma: nessuna discriminazione per persone non vedenti, le questioni da chiarire

Le recenti affermazioni di Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, hanno acceso il dibattito sulla discriminazione di alcune categorie di passeggeri, in particolare le persone non vedenti che necessitano di un cane guida per muoversi. Questa delicata situazione è emersa a seguito di una denuncia presentata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Roma. La questione ha sollevato interrogativi sulla differenza tra i servizi delle auto NCC e dei taxi, e sull’obbligo di accessibilità per i trasporti pubblici non di linea nella capitale.

Non vedenti e accesso ai servizi di trasporto

Denunce di discriminazione

Negli ultimi mesi, numerosi incidenti hanno visto protagonisti passeggeri non vedenti rifiutati da taxi e NCC. Queste segnalazioni, giunte dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, hanno costretto le autorità competenti a intervenire. Ogni rifiuto di servizio basato sulla presenza di un cane guida può avere serie ripercussioni legali. Infatti, la direzione trasporto pubblico locale di Roma ha ribadito che tutti i servizi di trasporto pubblico, compresi taxi e NCC, hanno l’obbligo di accogliere a bordo le persone disabili, compresi i loro cani guida. Le sanzioni previste per chi non si attenesse a questa norma possono raggiungere i 2.500 euro, oltre alla possibile sospensione dell’attività.

L’impatto dell’alta domanda turistica

Francesco Artusa ha sottolineato che la forte domanda turistica nella capitale ha portato a una disponibilità limitata di vettori, aumentando il rischio di discriminazioni in situazioni già difficili. Gli NCC, per legge, non sono obbligati a garantire il servizio a qualcuno senza prenotazione, cosa che può complicare ulteriormente la situazione. In un contesto di alta richiesta, come quello attuale, le difficoltà di accessibilità ai servizi di trasporto pubblici si amplificano ulteriormente, complicando la vita di chi ha esigenza di trasporti in modo regolare.

Differenze tra NCC e taxi

La normativa e le prenotazioni

Un aspetto chiave della differenza tra NCC e taxi è che i primi richiedono sempre una prenotazione anticipata. Artusa ha chiarito che questo è un fattore di grande importanza e che i clienti non possono aspettarsi un servizio “on demand” come quello fornito dai taxi. Se un passeggero desidera utilizzare un NCC senza prenotazione, le possibilità di ricevere assistenza rapidamente risultano molto limitate. Artusa ha evidenziato che chi si rivolge agli NCC in situazioni di emergenza potrebbe non ottenere il servizio necessario e che la responsabilità per eventuali rifiuti è gestita dall’organizzazione interna e dalla disponibilità logistica.

Responsabilità delle aziende di NCC

Artusa ha ribadito la necessità di prenotare con congruo anticipo per evitare fraintendimenti e disagi. Tuttavia, ha esposto anche la disponibilità degli NCC a servire le persone con esigenze particolari, purché ci sia tempo per organizzare il servizio. Ciò significa che, in caso di discriminazione da parte dei taxi, i passeggeri dovrebbero comunque considerare i requisiti normativi degli NCC per garantirsi un servizio efficace.

Nuove licenze e regolamentazione del mercato

Bando taxi e nuova regolamentazione

In un contesto di crescente tensione tra taxi e NCC, si sta preparando un bando da parte del Comune di Roma per il rilascio di 2.000 licenze NCC. Questo provvedimento avrà un impatto importante sulla regolamentazione del settore, già in fermento per la questione della concorrenza tra le due categorie. Dati recenti mostrano che dopo la pubblicazione di questo bando, previsti difficoltà di operare per alcune stazioni e operatori del settore taxi, già sotto pressione per la richiesta di servizi.

Conseguenze e aspettative future

La concessione di nuove licenze potrebbe portare a una maggiore competizione, ma anche a tensioni crescenti tra i tassisti e gli NCC. Nella città di Roma, dove il turismo è una delle principali fonti di reddito, la qualità dei servizi di trasporto deve rimanere al centro dell’attenzione per garantire la soddisfazione dei cittadini e dei turisti. Gli enti preposti devono garantire che le norme di accessibilità siano rispettate e che i diritti di tutte le persone, senza distinzione, siano tutelati. La situazione attuale richiede un dialogo aperto tra le varie parti coinvolte per trovare soluzioni efficaci alle problematiche esistenti.

Giordana Bellante

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