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Ncc in rivolta: il Codice ignora le richieste del settore, penalizzando i conducenti

Protesta degli Ncc contro il Codice della Strada

Gli Ncc, rappresentati da Sistema Trasporti, Anitrav, Associazione Ncc Italia, Comitato Air e Asincc, hanno annunciato lo stato di agitazione in risposta alla convocazione al ministero, ritenendo che non vi siano le condizioni per partecipare. La causa principale di questa protesta è il Codice della Strada, attualmente in discussione alla Camera, che ha visto respingere tutti gli emendamenti richiesti dalla categoria.

  • La richiesta principale riguarda la modifica di un articolo del Codice che prevede il fermo amministrativo delle auto per un periodo da 2 a 8 mesi in caso di irregolarità, senza necessità di intervento giudiziario. Questa situazione ha scatenato l’ira della categoria, che accusa il ministro Salvini di favorire i tassisti a discapito degli Ncc, trasformando la questione in una mossa elettorale per le prossime elezioni europee.

«Ci sembra chiaro che non si tratti più di leggi, operatività e mobilità – spiegano – ma si tratti della campagna elettorale per le elezioni europee in cui il ministro punta al voto dei tassisti e abbia deciso di ottenerlo portando in dono lo scalpo della nostra categoria».

Sospensione dei lavori e impatto sul trasporto cittadino

A seguito di questa situazione, i lavori del tavolo convocato presso il Mit sono stati interrotti, poiché gli Ncc ritengono che non vi sia spazio per una concertazione equa in un contesto così parziale. Questa protesta arriva in un momento critico per il trasporto urbano, con il blocco delle licenze dei taxi che continua a creare problemi negli spostamenti, nonostante i bandi per l’introduzione di nuove auto bianche.

  • Le nuove licenze per i taxi non saranno rilasciate prima dell’estate, e gli Ncc avvertono che l’utenza sarà quella a pagare il prezzo più alto, con lunghe attese per trovare un taxi disponibile o con gli Ncc fermi in attesa di udienze giudiziarie.

Impatto sul settore e prospettive future

Questa protesta degli Ncc evidenzia le tensioni nel settore dei trasporti e mette in luce le difficoltà che le nuove normative possono generare per le diverse categorie coinvolte. L’incertezza sul futuro delle licenze e sulle regolamentazioni in atto potrebbe avere ripercussioni significative sull’intera industria, con potenziali disagi per i cittadini che dipendono dai servizi di trasporto pubblico e privato. Resta da vedere come evolverà la situazione e se sarà possibile trovare un punto di incontro tra le parti coinvolte per garantire un sistema di trasporti efficiente e equo per tutti i cittadini.

Redazione

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