Categories: Notizie

“Neonato abbandonato riaffidato alla madre naturale dopo 3 anni: una storia di speranza e rinascita”

Una svolta nel destino di un bambino abbandonato

La storia di un bambino di tre anni ha raggiunto una svolta significativa al Tribunale per i minorenni di Catania. Dopo aver trascorso gran parte della sua vita in preadozione con una famiglia nel Siracusano, il bambino è stato ordinato di tornare dalla madre naturale.

I primi anni di un bambino tra cure e radici biologiche

Tutto ha avuto inizio il 4 novembre 2020 a Modica, quando il neonato è stato abbandonato in casa dalla madre naturale. Il padre, che è stato successivamente identificato, ha portato il bambino in ospedale, fingendo un atto di abbandono. Dopo un periodo di ricovero e recupero, il bambino è stato affidato a una famiglia adottiva, con cui ha trascorso i suoi primi anni di vita.

Il padre è stato condannato a due anni di reclusione per abbandono di minore, mentre la madre è attualmente sotto processo per lo stesso reato. La madre sostiene di non aver abbandonato il bambino, ma di averlo affidato al padre per portarlo in ospedale. Questa affermazione ha portato la madre a richiedere l’annullamento della dichiarazione di adottabilità del bambino.

La petizione della famiglia adottiva per mantenere la custodia

La decisione della Corte di Cassazione ha evidenziato un errore del Tribunale per i minorenni nel non aver verificato adeguatamente la presenza dei genitori naturali. Questo ha influenzato la decisione finale del tribunale, aprendo nuovamente la questione sulla custodia del bambino.

La famiglia adottiva, che ha dato al bambino il nome di Vittorio Fortunato, ha lanciato una petizione per mantenere la custodia, raccogliendo oltre 21mila firme. La petizione sottolinea l’attaccamento profondo del bambino verso i suoi genitori adottivi e solleva preoccupazioni sulla sua salute emotiva se dovesse essere separato da loro.

Questo caso mette in evidenza le sfide emotive e legali nel determinare il miglior interesse di un bambino. La storia di Vittorio Fortunato ci ricorda che, nel delicato equilibrio tra diritti biologici e legami affettivi, è il bambino stesso a pagare il prezzo più alto.

Redazione

Recent Posts

Trasporti su misura con GenerBus: noleggio pullman per eventi e turismo a Roma

Quando si tratta di organizzare viaggi di gruppo, affidabilità, comfort e sicurezza sono elementi fondamentali.…

9 ore ago

Come cucinare porcini interi surgelati: tutti i consigli per non sbagliare

I funghi porcini sono tra i prodotti più amati della cucina italiana, ma chi li…

1 giorno ago

Al Senato la prima ricerca sul turismo del vino: il CESEO e l’Università LUMSA analizzano il mercato enoturistico

A Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato, è stata presentata la prima indagine sul…

1 giorno ago

Efficientamento energetico ASP San Michele, Giovanni Libanori: “Confronto positivo con Francesco Marcolini di Lazio Innova”

Roma, 10 marzo 2025 – Un passo avanti verso una gestione più sostenibile dell’ASP San…

3 giorni ago

Cinecittà World riparte il 14 marzo 2025: un anno di spettacoli, attrazioni e sorprese

Dal 14 marzo si riaccendono le luci sul parco del cinema Dal 14 marzo 2025,…

6 giorni ago

Infezioni sessualmente trasmissibili in aumento: al convegno alla Camera dei Deputati “Il Tempo delle Donne” il monito della SIGO

Dati preoccupanti: boom di gonorrea, sifilide e clamidia L’incremento delle infezioni sessualmente trasmissibili tra i…

6 giorni ago