A pochi giorni dai caucus dell’Iowa, Donald Trump e il suo team elettorale cambiano punto di vista sul principale avversario delle primarie repubblicane, prendendo di mira Nikki Haley. Questo rappresenta un riconoscimento ufficiale dello slancio positivo registrato negli ultimi tempi della sua candidatura. Fino ad ora, Trump aveva considerato Ron DeSantis come l’unico avversario da temere e attaccare.
Gli ultimi sondaggi hanno mostrato un’innegabile avanzata di Haley, in particolare in New Hampshire, dove si terranno le prime vere e proprie primarie il 23 gennaio. Secondo un nuovo rilevamento della CNN, il vantaggio di Trump sull’ex governatrice della South Carolina è sceso sotto il 10%. Per garantirsi la nomination entro la metà di marzo, come previsto dai loro piani, il team di Trump ritiene che il presidente uscente debba vincere con un vantaggio superiore al 10% in queste prime tornate elettorali.
Il team di Trump sta prendendo molto seriamente l’ascesa di Haley, anche se l’ex presidente continua a godere di un ampio vantaggio in altri stati. Trump stesso ha cominciato a prendere di mira la sua ex ambasciatrice, in particolare sull’immigrazione, cercando di descriverla come debole su questo fronte. In una mail inviata a tutti gli elettori del New Hampshire, viene ricordato come Haley si oppose al ‘travel ban’, il controverso divieto di ingresso ai cittadini di diversi Paesi musulmani che Trump impose appena arrivato alla Casa Bianca. Trump promette di reintrodurre questa misura una volta tornato alla presidenza.
Inoltre, Trump ha attaccato la repubblicana definendola un prodotto dell’establishment. Haley sta ricevendo il sostegno di molti conservatori, tra cui gli influenti fratelli Koch, per le maggiori chance che avrebbe con indipendenti, minoranze e donne. Trump ha dichiarato: “Nikki Haley è sempre stata nella tasca dell’establishment delle frontiere aperte. È una globalista, le piace il globo, io sono per l’America first”.
Trump ha anche utilizzato Truth Social per rilanciare un articolo di un sito di estrema destra che afferma che Haley non sarebbe eleggibile alla presidenza perché i suoi genitori non avevano ancora ottenuto la cittadinanza quando è nata negli Stati Uniti. Questa affermazione è chiaramente falsa, poiché chi nasce sul territorio americano è cittadino americano a tutti gli effetti. Questi attacchi ricordano le bugie razziste che Trump ha diffuso per anni contro Barack Obama, riguardo al fatto che non fosse un presidente legittimo perché non nato negli Stati Uniti.
Questo cambio di strategia da parte di Trump e del suo team elettorale indica chiaramente che Haley rappresenta una minaccia reale per le sue ambizioni di ottenere la nomination repubblicana. Le prossime settimane saranno cruciali per entrambi i candidati, poiché cercheranno di consolidare il loro sostegno e di conquistare gli elettori chiave. Le primarie repubblicane si preannunciano quindi come una sfida avvincente e piena di colpi bassi.
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