Nordio rifiuta estradizione don Reverberi in Argentina: motivazioni Desaparecidos - avvisatore.it
Il sacerdote della diocesi di Parma, don Franco Reverberi, accusato di vari crimini commessi durante la dittatura civico-militare in Argentina, non sarà consegnato alle autorità argentine per essere processato. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha emesso un provvedimento datato 10 gennaio in cui ha respinto l’estradizione del sacerdote. Secondo il ministro, l’estradizione potrebbe comportare gravi rischi per la salute di don Reverberi, che ha 87 anni. Il provvedimento fa riferimento a una perizia medico-legale che ha concluso che le attuali condizioni di salute del sacerdote sono compatibili con un viaggio aereo intercontinentale, ma non ha valutato i possibili rischi derivanti dalla procedura di estradizione nel suo complesso. Nordio ha sottolineato che il trasferimento aereo dovrebbe essere eseguito solo con una serie di cautele difficilmente attuabili e comunque inadeguate a garantire la salute di Reverberi. Secondo il ministro, la procedura potrebbe avere conseguenze fatali per il sacerdote, sia dal punto di vista medico-legale che dal punto di vista psicologico.
Don Reverberi è anche accusato di aver assistito a numerose torture inflitte ai prigionieri del regime di Videla prima di essere uccisi e scomparsi. La Corte di Cassazione, lo scorso ottobre, ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Bologna di respingere il ricorso contro l’estradizione presentato dalla difesa del sacerdote. Tuttavia, il ministro Nordio ha respinto la decisione, non concedendo l’estradizione. Don Reverberi, che ha 87 anni, si è trasferito in Italia molti anni fa grazie al doppio passaporto ed è vissuto indisturbato per lungo tempo. La decisione del ministro Nordio ha suscitato forti critiche. Il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha definito la decisione “gravissima” e ha sottolineato che il governo non prende le distanze dalle dittature fasciste che hanno colpito l’America Latina.
La decisione del ministro Nordio ha sollevato molte polemiche. L’onlus 24marzo.it ha commentato la decisione, affermando che il governo Meloni ha sconfessato la decisione della Cassazione e del tribunale di Bologna, rifiutando l’estradizione di don Reverberi. Secondo l’onlus, questa decisione dovrebbe riempire di vergogna il governo, non solo perché ha respinto l’estradizione, ma anche perché conferma la mancanza di distanziamento dalle dittature fasciste che hanno colpito l’America Latina. La decisione del ministro Nordio è stata criticata anche da Angelo Bonelli, che ha definito la decisione “gravissima” e ha sottolineato che il governo non prende le distanze dalle dittature fasciste. La vicenda di don Reverberi solleva importanti questioni sulla giustizia e sulla responsabilità dei crimini commessi durante la dittatura in Argentina, e la decisione del ministro Nordio ha suscitato preoccupazione e indignazione.
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