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Norme di condotta e estetica per la Polizia Locale di Roma Capitale in vista dell’anno giubilare: critiche e discussioni

‘Amministrazione di Roma Capitale ha recentemente inviato una nota agli agenti del corpo di Polizia Locale contenente le norme di condotta da seguire in vista dell’avvio dell’anno giubilare. Tuttavia, la circolare ha suscitato non poche critiche e discussioni a causa della sua ampia e, in alcuni casi, surreale sezione dedicata all’estetica.

Il capogruppo della Lista Civica Raggi in Assemblea Capitolina, Antonio De Santis, ha espresso la propria solidarietà a tutti gli agenti del Corpo, definendo le indicazioni contenute nella circolare come discutibili e condividendo su Facebook alcuni passaggi del testo e la fotografia della circolare stessa.

Le indicazioni contenute nella nota sono suddivise per genere, una scelta che ha contribuito ad alimentare le polemiche. Per quanto riguarda gli uomini, la circolare specifica che i capelli devono essere puliti e, se tinti, di colore naturale. Il taglio deve essere di lunghezza moderata e seguire la naturale attaccatura del cuoio capelluto, evitando qualsiasi forma di eccentricità. Le basette devono essere conformi in lunghezza e spessore, con forma regolare, mentre barba e baffi devono essere ben curati, di lunghezza non eccessiva e, se tinti, di colore naturale. La parte del viso non interessata da barba e baffi deve comunque essere ben rasata.

Per le donne, invece, la circolare stabilisce che i capelli non devono contenere un’eccessiva quantità di lacca, gelatina o brillantina. Il taglio non deve essere eccentrico e la lunghezza deve essere moderata, evitando di superare il limite delle spalle e, qualora ciò accada, i capelli devono essere legati e raccolti. Anteriormente, la fronte deve essere scoperta e il volume dei capelli deve essere sempre contenuto. È concesso l’utilizzo di accessori per capelli di dimensioni ridotte e di colore nero o blu, ma solo per raccoglierli. Infine, il trucco non deve essere eccessivo, troppo marcato o di colore acceso.

Queste indicazioni hanno suscitato diverse critiche da parte di chi le ritiene eccessive e inutili, soprattutto in un momento in cui la Polizia Locale di Roma Capitale è impegnata su diversi fronti, dalla gestione del traffico alla lotta all’abusivismo commerciale. Inoltre, la scelta di suddividere le norme per genere è stata giudicata come una discriminazione e una limitazione della libertà personale.

“Estetica e decoro per la Polizia Locale di Roma Capitale: le motivazioni dell’Amministrazione”

Dal canto suo, l’Amministrazione di Roma Capitale ha motivato la scelta di includere nella circolare una sezione dedicata all’estetica e al decoro degli agenti della Polizia Locale con l’obiettivo di garantire un’immagine istituzionale adeguata in vista dell’anno giubilare, un evento che porterà nella Capitale migliaia di pellegrini e turisti da tutto il mondo.

Secondo l’Amministrazione, la Polizia Locale di Roma Capitale è un corpo di grande prestigio e tradizione, che ha il compito di rappresentare l’istituzione sul territorio. Per questo motivo, è necessario che gli agenti abbiano un aspetto ordinato e curato, che trasmetta professionalità e autorevolezza.

Inoltre, la circolare non si limita a indicare le norme di condotta estetica, ma contiene anche importanti disposizioni per garantire la sicurezza e l’efficienza del Corpo. Ad esempio, la nota stabilisce che gli agenti devono essere sempre muniti di giubbotto antiproiettile e che devono utilizzare i dispositivi di segnalazione visiva e acustica in modo corretto.

Nonostante le motivazioni dell’Amministrazione, la circolare sulla condotta e l’estetica degli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale continua a far discutere e a suscitare critiche. In un momento in cui la Capitale è alle prese con diverse sfide, dalla mobilità sostenibile alla tutela del patrimonio artistico e culturale, la scelta di dedicare una sezione della circolare all’estetica degli agenti è stata giudicata come una priorità sbagliata. Inoltre, la scelta di suddividere le norme per genere è stata giudicata come una discriminazione e una limitazione della libertà personale.

Giordana Bellante

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Giordana Bellante

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