Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2024 by Redazione
Nuova indagine sulla Banda della Uno Bianca: ipotesi di omicidio volontario
La Procura di Bologna ha aperto un nuovo fascicolo di indagine in seguito all’esposto presentato da alcuni familiari delle vittime della Banda della Uno Bianca. Secondo quanto riportato dall’ANSA, il fascicolo è stato aperto per ipotesi di omicidio volontario e vede il coordinamento del procuratore Giuseppe Amato e della procuratrice aggiunta Lucia Russo. Le indagini sono state delegate alla Digos e al Ros.
Esposto di 250 pagine depositato alla Procura di Bologna
L’esposto, composto da 250 pagine, è stato depositato alla Procura di Bologna e alla Procura nazionale Antiterrorismo. Inoltre, è stato inviato per conoscenza alla Procura di Reggio Calabria, che in passato ha indagato sulla Falange Armata. L’esposto chiede di riaprire le indagini sulla Banda della Uno Bianca, un gruppo criminale composto principalmente da poliziotti, che tra il 1987 e il 1994 ha commesso 23 omicidi e ha ferito oltre 100 persone.
Richiesta di indagini su possibili mandanti e complicità
I familiari delle vittime, assistiti dagli avvocati Alessandro Gamberini e Luca Moser, sostengono che sia necessario accertare l’esistenza di eventuali mandanti, complicità e coperture. La tesi degli avvocati è che ci siano stati altri soggetti coinvolti nei crimini commessi dalla Banda della Uno Bianca e che questi debbano essere individuati e portati alla luce.
Approfondimenti sul brigadiere dei carabinieri Domenico Macauda
Tra gli aspetti che si chiede di approfondire, c’è la richiesta di indagare sul brigadiere dei carabinieri Domenico Macauda, già condannato per calunnia. Si vuole fare luce sull’omicidio dei carabinieri Cataldo Stasi e Umberto Erriu, avvenuto il 20 aprile 1988 a Castel Maggiore. I legali delle vittime hanno presentato una memoria integrativa ai pm per fornire ulteriori dettagli sulla vicenda e focalizzare l’attenzione sul ruolo di Macauda.
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