Le organizzazioni criminali stanno adottando nuove strategie per garantirsi profitti e potere, preferendo rivolgere le proprie attenzioni a settori affaristico-imprenditoriali e utilizzando capitali illeciti accumulati nel tempo. Secondo la Direzione Investigativa Antimafia, le mafie si stanno evolvendo, abbandonando in parte la violenza e abbracciando un’immagine imprenditoriale più moderna e accattivante, sfruttando anche le nuove tecnologie per perpetrare attività illecite in modo più discreto.
Le mafie, per adattarsi ai cambiamenti socio-economici e per infiltrarsi nell’economia legale, stanno implementando le proprie capacità relazionali, sostituendo progressivamente l’uso della violenza con azioni corruttive e di silenziosa infiltrazione. Tuttavia, quando la corruzione non è sufficiente, le organizzazioni criminali tornano a ricorrere a comportamenti tipicamente mafiosi, come le intimidazioni, che risultano in aumento nei confronti degli amministratori locali. È emergente il rischio che i clan criminali dimostrino interesse per i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , evidenziando il costante adattamento delle mafie ai contesti e alle opportunità del momento.
Un aspetto preoccupante evidenziato dalla Direzione Investigativa Antimafia è l’aumento dei sequestri di armi, inclusi armamenti da guerra. Questo dato allarma sul rischio di un’escalation di conflittualità delle organizzazioni criminali con le istituzioni, specialmente in aree dove le armi sono usate come strumento di ricatto e di potere. Inoltre, si evidenzia un potenziale rischio legato al traffico di armi da guerra provenienti da territori esteri, come nell’attuale contesto del conflitto russo-ucraino. Le indagini condotte nel primo semestre del 2023 confermano che il traffico di sostanze stupefacenti rimane la principale fonte di reddito per i cartelli criminali a livello transnazionale, con un’attenzione crescente verso l’Africa Occidentale, diventata una base logistica cruciale per le attività illegali della ‘Ndrangheta.
Nel periodo analizzato, la Dia ha concluso tredici attività investigative, ottenendo un risultato significativo con il sequestro di oltre 29 milioni di beni e la confisca di quasi 130 milioni di beni illeciti. Sono stati presi 63 provvedimenti restrittivi contro gruppi mafiosi, dimostrando un impegno costante nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. L’evoluzione delle mafie e le sfide connesse alla corruzione, alle infiltrazioni e al traffico internazionale richiedono un impegno comune e costante delle istituzioni per preservare la legalità e la sicurezza del territorio nazionale.
1. Direzione Investigativa Antimafia (Dia): la Dia è un’unità speciale della Polizia italiana incaricata di combattere la criminalità organizzata, in particolare le varie mafie presenti sul territorio italiano. Essa svolge attività di indagine, prevenzione e contrasto delle attività illecite delle organizzazioni criminali, fornendo supporto alle autorità giudiziarie e contribuendo alla confisca dei beni illeciti.
2. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: si riferisce a un piano di investimenti e riforme approvato dal governo italiano per utilizzare i fondi europei messi a disposizione per affrontare le conseguenze dell’emergenza pandemica da COVID-19. Questo piano mira a rilanciare l’economia nazionale, favorire lo sviluppo sostenibile e accrescere la resilienza del paese.
3. ‘Ndrangheta: è una delle principali organizzazioni criminali italiane, con base in Calabria. È conosciuta per il traffico di droga, estorsioni e altre attività illegali. Si tratta di una delle più potenti e pericolose mafie italiane, con ramificazioni a livello internazionale.
4. Conflitto russo-ucraino: si fa riferimento al conflitto scoppiato nel 2014 tra Russia e Ucraina a seguito dell’annessione della Crimea da parte russa. Questo conflitto ha generato tensioni geopolitiche significative in Europa orientale e ha avuto ripercussioni a livello internazionale.
5. Africa Occidentale: la regione dell’Africa Occidentale viene menzionata nell’articolo in relazione al traffico di droga e alle attività illegali della ‘Ndrangheta. Questa zona geografica è stata identificata come una base logistica cruciale per le attività criminali transnazionali, evidenziando l’espansione delle mafie italiane al di fuori dei confini nazionali.
Approfondimento su ‘Ndrangheta:
La ‘Ndrangheta è una delle più potenti e pericolose organizzazioni criminali presenti sul territorio italiano. Originaria della Calabria, la ‘Ndrangheta si distingue per il traffico di droga su vasta scala, estorsioni, infiltrazioni nella politica e nell’economia, e altre attività illegali. La sua struttura è basata su una rigida gerarchia e un forte senso di omertà, rendendola difficile da contrastare per le autorità.
Negli ultimi decenni, la ‘Ndrangheta è riuscita a espandersi a livello internazionale, stabilendo legami con altre organizzazioni criminali e infiltrandosi in vari settori economici in diversi paesi. La presenza della ‘Ndrangheta non è più limitata alla Calabria, ma si estende a livello nazionale e internazionale, con un impatto significativo sul traffico di droga e altre attività illecite.
La lotta contro la ‘Ndrangheta e le altre mafie italiane continua a essere una priorità per le autorità italiane e internazionali, che lavorano per contrastare le attività criminali, sequestrare beni illeciti e arrestare i membri delle organizzazioni. Tuttavia, la ‘Ndrangheta rimane una forza destabilizzante e pericolosa, che richiede un impegno costante e coordinato per essere contrastata efficacemente.
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