Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2023 by Redazione
Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma fiscale: riduzione degli scaglioni Irpef
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo della riforma fiscale, che include il primo modulo della riforma Irpef. La novità principale riguarda la riduzione degli scaglioni da 4 a 3. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che questa modifica semplifica il quadro delle aliquote Irpef e porta a un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, che sono le più colpite dai cambiamenti economico-finanziari internazionali.
Approvati i decreti su adempimento, contenzioso e statuto
Oltre alla riforma Irpef, il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente i decreti legislativi relativi all’adempimento collaborativo, al contenzioso tributario e allo statuto del contribuente. Questi provvedimenti sono molto importanti perché contribuiscono a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico. In particolare, si interviene sul contenzioso tributario per velocizzare e semplificare i procedimenti, potenziando l’udienza da remoto, la digitalizzazione del processo e l’istituto della conciliazione giudiziale.
Modifiche al regime dell’adempimento collaborativo e allo statuto del contribuente
Il viceministro Leo ha sottolineato che sono state apportate modifiche al regime dell’adempimento collaborativo per le imprese. A partire dal 2028, saranno coinvolte anche le imprese con un fatturato non superiore a 100 milioni di euro. Questo permetterà di rafforzare il rapporto di fiducia tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente, aumentando la certezza sulle questioni fiscali rilevanti.
Inoltre, sono state introdotte modifiche allo statuto del contribuente, con l’introduzione di una nuova disciplina dell’autotutela tributaria. Questo prevede l’obbligo per l’amministrazione di annullare i propri atti in casi specifici di manifesta illegittimità. Il vice ministro ha sottolineato che l’azione di governo su questo fronte sta procedendo a ritmo incessante, rispettando gli obiettivi temporali stabiliti dopo l’approvazione della legge delega. L’obiettivo per il 2024 è completare l’attuazione di una riforma che l’Italia attende da oltre mezzo secolo.