Nuove regole per l'inquinamento a Milano: limitazioni al traffico e al riscaldamento - avvisatore.it
Da domani, Milano e altre otto province lombarde dovranno attenersi a misure temporanee a causa del superamento dei livelli di PM10 per 4 giorni consecutivi. Le restrizioni riguarderanno in particolare l’uso delle auto e dei sistemi di riscaldamento. Le province coinvolte sono Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia.
Nonostante la situazione, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, si mostra ottimista guardando ai dati annuali. “Le misure per migliorare la qualità dell’aria in Lombardia continuano”, afferma Maione. “Quest’anno investiremo 30 milioni di euro nel rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli in circolazione. In cinque anni, gli investimenti totali legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi”.
“Negli ultimi 20 anni – sottolinea l’assessore Maione – le azioni della Regione, gli investimenti delle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm10 e del 45% delle concentrazioni di No2. Questi dati sono fondamentali per orientare le politiche ambientali. Nel frattempo, considerando le condizioni meteorologiche che favoriscono l’accumulo di inquinanti al suolo, attiviamo le misure temporanee previste dalla normativa”.
Le misure temporanee comportano una serie di regole da seguire attentamente. È vietato fare combustioni in tutti i comuni delle province coinvolte e accendere fuochi all’aperto.
Per quanto riguarda il traffico, nei comuni con più di 30.000 abitanti delle province coinvolte, è prevista la limitazione della circolazione tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 per i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi tipo e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Le restrizioni si estendono anche ai fine settimana e coinvolgono i veicoli Euro 4 diesel commerciali con Fap, gli Euro 0 e 1 a Gpl e metano. Anche i veicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee fino alla loro revoca.
Per quanto riguarda il riscaldamento, è vietato mantenere temperature superiori a 19 gradi nelle abitazioni e nei locali commerciali, utilizzare generatori a legna con un’efficienza fino a 3 stelle compresa. Le restrizioni si estendono anche all’agricoltura, vietando lo spandimento di effluenti di allevamento, acque reflue, digestati, fertilizzanti e fanghi di depurazione, tranne in caso di iniezione o interramento immediato.
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