Nuove rivelazioni nel processo d’appello per l’omicidio di Serena Mollicone: un amico del brigadiere suicida fa luce su dettagli inquietanti

Nuove rivelazioni nel processo Nuove rivelazioni nel processo
Nuove rivelazioni nel processo d'appello per l'omicidio di Serena Mollicone: un amico del brigadiere suicida fa luce su dettagli inquietanti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Contesto: Il caso di Serena Mollicone, la giovane ragazza uccisa nel Frusinate nel giugno del 2001, torna sotto i riflettori con nuove testimonianze nel processo d’appello che vede tra gli imputati l’intera famiglia Mottola. Un amico del brigadiere Santino Tuzi, che si è tolto la vita nel 2008, ha recentemente rivelato dettagli inquietanti sulla scomparsa di Serena, sostenendo di averla vista entrare in caserma senza più vederla uscire.

“La testimonianza dell’amico del brigadiere suicida”

La paura e la rivelazione choc

Marco Malnati, amico intimo di Santino Tuzi, il brigadiere dei carabinieri di Arce che si è suicidato nel 2008, ha reso una testimonianza scioccante durante l’udienza del processo d’appello per l’omicidio di Serena Mollicone. Malnati ha rivelato che Tuzi gli aveva confidato di aver visto Serena entrare nella caserma dei carabinieri di Arce, senza più vederla uscire. Questa rivelazione è stata fatta tra il 2007 e il 2008, in un bar frequentato da entrambi.

Malnati ha ammesso di non aver parlato prima di questa confidenza a causa della paura, ma ha dichiarato: “Adesso, se mi devono ammazzare, lo facessero pure.” Questa dichiarazione ha aggiunto un nuovo, inquietante elemento al caso, sollevando interrogativi sulla possibile complicità della caserma nell’omicidio di Serena.

“Il giro di droga e la relazione tra Serena e Marco Mottola”

Nuovi dettagli emersi dalle testimonianze degli amici di Serena

Nel corso dell’udienza, altri tre testimoni che facevano parte del gruppo di amici di Serena Mollicone hanno fornito dettagli su un presunto giro di spaccio di droga nei giardini di Arce. Secondo le loro testimonianze, il giro di droga comprendeva sia hashish e marijuana che cocaina.

Uno dei testimoni ha inoltre rivelato che Marco Mottola, uno degli imputati nel processo, aveva una certa confidenza con Serena e che in passato erano stati anche insieme. Questa dichiarazione ha gettato un’ombra ancora più sinistra sul caso, suggerendo un possibile movente personale per l’omicidio di Serena.

Mentre il processo d’appello prosegue, le nuove testimonianze hanno sollevato ulteriori interrogativi sul caso di Serena Mollicone. La verità sull’omicidio della giovane ragazza potrebbe essere più complicata e inquietante di quanto si pensasse inizialmente.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use