Nuove rivelazioni sulla tragedia del Bayesian: il marinaio racconta la notte del naufragio - Occhioche.it
La tragedia del Bayesian, il veliero affondato il 19 agosto nelle acque di Porticello, continua a suscitare domande e indignazione. A seguito di nuove testimonianze emerse, in particolare quella di Matthew Griffiths, marinaio di guardia nelle fasi cruciali del dramma, si fa luce su ciò che è accaduto quella notte fatale. Le indagini attuali si concentrano su responsabilità e condizioni di sicurezza a bordo, mentre il dolore per la perdita di sette vite, inclusi nomi noti come il magnate Mike Lynch, rimane palpabile tra le comunità coinvolte.
Matthew Griffiths, il marinaio di guardia al momento del naufragio, ha fornito dettagli cruciali riguardo agli eventi che hanno portato il veliero a colare a picco. Secondo la sua testimonianza, Griffiths ha svegliato il comandante quando il vento era già a 20 nodi, dando inizio alle preparazioni per affrontare la tempesta. “Ho messo via i cuscini e le piante, chiuso le vetrate del salotto a prua e alcuni boccaporti,” ha spiegato. La rapidità di queste azioni denota una situazione di emergenza in corso, ma non è stata sufficiente a prevenire il disastro.
Durante la tempesta, Griffiths ha descritto come la nave si sia inclinata pericolosamente, sbalzando membri dell’equipaggio e dei passeggeri in acqua. “Abbiamo cercato di salvare chi potevamo,” ha aggiunto, sottolineando l’eroismo e il senso di responsabilità del personale a bordo. Tuttavia, il marinaio si è trovato indagato per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo al pari del comandante e dell’ufficiale di macchina, Tim Parker Eaton.
Un altro importante testimone dell’incidente è Rosalia Orlando, titolare di un cantiere adiacente al luogo del naufragio. In una lunga intervista, ha condiviso le sue osservazioni circa gli eventi critici che hanno avuto luogo durante la notte. Ha raccontato di aver visto il veliero oscillare e l’ancora ararlo sul fondo, contribuendo così a un’instabilità che sembrava aggravata da un’errata gestione della vela.
Orlando ha anche evidenziato che, nonostante avesse avvisato la Guardia Costiera riguardo alla scelta del luogo per gettare l’ancora, la sua segnalazione è stata ignorata, perché considerata una decisione dell’equipaggio. Le sue dichiarazioni stanno attirando una particolare attenzione da parte degli inquirenti, che cercano di capire se ci siano state negligent piegamenti delle attrezzature e procedure durante la tempesta.
Le indagini sul naufragio del Bayesian hanno preso una piega cruciale con l’inizio degli esami sui corpi delle vittime. Un’équipe di anatomo patologi dell’istituto di medicina legale del policlinico di Palermo, coordinata dalla dottoressa Antonina Argo, ha iniziato a eseguire le Tac sui corpi di quattro delle sette vittime.
I primi esami riguardano i coniugi Jonathan e Judith Bloomer, seguiti da quelli dei coniugi Chris e Nada Morvillo. Queste autopsie si rivelano fondamentali per determinare le cause delle morti e le circostanze in cui esattamente si sono verificate, aggiungendo un ulteriore strato alle già complesse indagini in corso.
Mentre le autorità continuano a raccogliere prove e testimonianze, la comunità rimane in attesa di giustizia per le vite tragicamente spezzate in quella notte di tempesta.
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