Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2024 by Redazione
L’influenza e il Covid-19: un confronto tra i dati
La stagione delle infezioni respiratorie ha portato un mix di virus, con l’influenza che si è rivelata la principale protagonista. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università Statale di Milano, i dati dell’ultimo bollettino settimanale mostrano una diminuzione dei contagi e dei decessi. Tuttavia, Pregliasco avverte che il Covid-19 non segue una stagionalità come l’influenza e che nuove varianti possono emergere ogni 4-6 mesi. Nonostante la diminuzione dei casi, l’esperto sottolinea l’importanza di rimanere vigili, poiché l’epidemia può riprendere con l’arrivo di nuove varianti.
Il nuovo piano pandemico: una visione ragionevole
Il virologo Fabrizio Pregliasco commenta le polemiche riguardanti la bozza del Piano pandemico 2024-2028, elaborato dal Ministero della Salute e in fase di valutazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. Pregliasco ritiene che il piano sia ragionevole e critica le contestazioni che lo circondano. Secondo l’esperto, un piano pandemico deve prevedere una serie di misure progressive, adottate in base alla situazione e in modo graduale. Pregliasco invita anche a smettere di negare le scelte fatte durante le fasi più critiche della pandemia di Covid-19, sottolineando che le decisioni in campo sanitario sono complesse e difficili da prendere.
L’incertezza del futuro e l’importanza delle scelte
Il direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano riflette sulle sfide che la sanità pubblica deve affrontare. La tutela della salute, dell’economia e degli aspetti psicologici e sociali sono elementi difficili da bilanciare. Le decisioni finali spettano ai politici, che devono trovare un compromesso tra questi diversi aspetti. Pregliasco sottolinea che l’attuazione del nuovo piano pandemico dipenderà dalla natura del prossimo patogeno pandemico, che potrebbe essere completamente diverso dal Covid-19. L’esperto ricorda che la pandemia ha dimostrato l’ignoranza e le difficoltà nel prendere decisioni in situazioni di emergenza. Pertanto, è inutile criticare le scelte fatte in retrospettiva, poiché è impossibile prevedere tutte le variabili che possono emergere durante una pandemia.