Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 by Giordana Bellante
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L’ex hotel Cinecittà, situato nel VII Municipio di Roma, ha visto un recente sgombero che non ha fermato i suoi occupanti, ora intenti ad occupare un altro immobile. In Via Silicella, la nuova meta è l’ex hotel Jonio, un edificio privato, portando a una serie di tensioni nel quartiere Giardinetti-Torre Maura. Questa situazione ha riacceso il dibattito sulla questione delle occupazioni e sulla sicurezza urbana, attirando l’attenzione dei rappresentanti locali e dei cittadini.
La reazione del municipio e le dichiarazioni di Nicola Franco
Il presidente del Municipio si fa sentire
Nicola Franco, presidente del Municipio VII, ha preso una posizione netta in merito a queste nuove occupazioni. In un video pubblicato sui suoi canali ufficiali, ha espresso preoccupazione per la sicurezza della comunità, sottolineando che gli esiliati dall’ex hotel Cinecittà hanno trovato riparo in un altro immobile privato. “Quelli sgomberati dall’hotel Cinecittà hanno invaso un altro immobile,” ha riferito Franco, segnando allerta sulla composizione degli occupanti, ai quali ha associato atti criminosi e tensioni sociali.
Le preoccupazioni per la legalità e la sicurezza
Franco ha manifestato il timore che questa non sia una semplice occupazione ma che possa essere indice della presenza di bande organizzate, definendoli “latinos, sudamericani” e attribuendo loro attività illecite, inclusi scippi e rapine. Il presidente del Municipio ha sollevato la questione sulla crescente popolazione di occupanti, che da venti sono aumentati a ottanta in breve tempo, e ha indicato il quartiere Giardinetti-Torre Maura come uno dei più colpiti dalla criminalità a Roma.
Il richiamo alla partecipazione cittadina e alla sicurezza
Un invito alla protesta e alla mobilitazione
Franco ha rivolto un appello ai cittadini, esortandoli a unirsi alla lotta contro le occupazioni. “Scendiamo in piazza!” ha detto, enfatizzando che via Silicella è una strada giubilare frequentata da pellegrini, creando una connessione diretta tra la sicurezza del territorio e il rispetto per le tradizioni religiose. L’invito alla mobilitazione riflette il desiderio di coinvolgere la comunità nel fronteggiare una situazione percepita come insostenibile.
Le richieste alle autorità locali
Il presidente del Municipio ha anche sollecitato interventi immediati da parte delle autorità competenti. Ha chiesto al prefetto e al questore di intervenire con urgenza per sgomberare l’immobile, evidenziando che il quartiere già ospita settori di illegalità e spaccio. Le preoccupazioni di Franco si intensificano con l’osservazione che nel territorio operano 14 clan mafiosi, chiedendo così maggiore vigilanza e azioni concrete per garantire la sicurezza ai cittadini.
Dubbi sulla gestione delle occupazioni
Chi c’è dietro le occupazioni
Le parole di Nicola Franco non si fermano alla mera denuncia delle occupazioni. Il presidente del Municipio ha espresso sospetti sulla gestione di queste situazioni, mettendo in discussione chi possa essere al timone di queste infiltrazioni. “Chi segnala a questi gruppi gli stabili liberi?” ha domandato, suggerendo l’esistenza di una rete di complicità che potrebbe alimentare ulteriormente il problema delle occupazioni.
Un quadro complesso da affrontare
La sua posizione ruota attorno a una richiesta di chiarire la dinamica di queste occupazioni e i possibili interessi economici coinvolti. Franco ha descritto il territorio come già carico di problematicità, esprimendo il timore che l’aggiunta di nuovi gruppi dediti all’illegalità possa aggravare la situazione. La sua chiamata per un’azione efficiente e tempestiva suona come cruciale in un contesto dove le occupazioni e le problematiche sociopolitiche sembrano intrecciarsi in modo burrascoso.
Questi eventi in corso a Roma testimoniano la fragilità di un equilibrio tra diritto all’abitazione e sicurezza pubblica, riflettendo la complessità della gestione urbana in una grande metropoli.