Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Negli ultimi anni, il panorama della sanità italiana ha subito profondi cambiamenti, evidenziando la necessità di una formazione mirata per affrontare le sfide emergenti. L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha risposto a questa esigenza lanciando un nuovo corso di laurea triennale in Scienze infermieristiche e ostetriche, progettato per sviluppare competenze cliniche specialistiche e promuovere un approccio interprofessionale tra i diversi operatori della salute.
La formazione come risposta alle sfide sanitarie
Nel contesto dell’invecchiamento della popolazione e del crescente numero di malattie croniche, Maria Grazia De Marinis, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, ha sottolineato come sia fondamentale adattare i programmi formativi. Questi devono essere in grado di preparare il personale sanitario a gestire situazioni complesse, come quelle legate all’assistenza durante il fine vita, che presentano molteplici problematiche. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze sono imprescindibili per garantire una risposta adeguata alle esigenze odierne della sanità.
L’integrazione di competenze cliniche con quelle organizzative e di ricerca rappresenta uno degli obiettivi principali del nuovo piano di studi. Durante l’evento di presentazione del corso, De Marinis ha evidenziato come una preparazione professionale solida possa contribuire a creare un ambiente di lavoro dove la collaborazione tra medici, infermieri e altre figure sanitarie diventi naturale. Questo approccio non solo migliora la qualità dell’assistenza, ma favorisce anche un clima di reciproco supporto tra i professionisti.
Un corso triennale incentrato sull’interprofessionalità
Il nuovo corso triennale lanciato dall’Ucbm mira a promuovere un clima di collaborazione tra gli studenti, essenziale per l’acquisizione di competenze interprofessionali. De Marinis ha spiegato che il progetto formativo si basa su un’unione di conoscenze scientifiche e umanistiche, ponendo al centro la persona e le sue necessità specifiche di cura. Questo approccio olistico è fondamentale per sviluppare interventi efficaci, che tengano conto delle diverse esigenze dei pazienti e delle loro famiglie.
Gli studenti saranno formati non solo sulle tecniche di assistenza, ma anche sulle dinamiche relazionali che caratterizzano il rapporto con i pazienti e con gli altri operatori sanitari. L’integrazione di competenze trasversali è un punto chiave per garantire che i futuri professionisti possano affrontare le sfide del settore sanitario contemporaneo.
L’importanza dell’integrazione tra conoscenze scientifiche e umanistiche
La nuova proposta didattica dell’Università Campus Bio-Medico si distingue per la sua forte attenzione all’integrazione tra conoscenze scientifiche e umanistiche. De Marinis ha chiarito che il corso di laurea si propone di preparare i futuri professionisti a rispondere non solo alle esigenze tecniche della professione, ma anche a quelle emotive e relazionali che sono fondamentali nella cura del paziente.
La capacità di gestire situazioni delicate e di adottare un approccio empatico nei confronti del paziente è sempre più richiesta. Attraverso un programma che integra scienze infermieristiche e ostetriche con competenze etiche e di ricerca, gli studenti apprendono a formulare interventi che rispettano la dignità e il valore di ogni persona. Questo orientamento etico è essenziale per costruire relazioni di fiducia nella pratica clinica e per favorire un’assistenza centrata sul paziente.
Il corso apre quindi la strada a una nuova generazione di professionisti della salute, pronti a rispondere alle sfide del contesto sanitario attuale, caratterizzato da una crescente complessità. Il futuro della sanità passa attraverso la formazione di figure professionali altamente qualificate, capaci di operare in un’ottica di collaborazione e rispetto reciproco.