Nuovo podcast per migliorare la comunicazione tra medici e pazienti presentato al Congresso Aisd di Bergamo

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Nuovo podcast per migliorare la comunicazione tra medici e pazienti presentato al Congresso Aisd di Bergamo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Un’iniziativa innovativa è stata lanciata al Congresso Aisd di Bergamo, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra medici e pazienti. Il podcast “12 Minuti“, sviluppato da Helaglobe, si propone di ridurre le incomprensioni e le tensioni durante le consultazioni mediche. Attraverso storie reali e drammatizzazioni, il progetto intende sensibilizzare sia operatori sanitari che pazienti sull’importanza di una comunicazione efficace, proponendo un nuovo modello dialogico che possa portare benefici reciproci.

i dati sui tempi di consultazione: un confronto globale

Tempi di consultazione nei vari Paesi

Un’indagine condotta dal ‘British Medical Journal‘ ha rivelato dati interessanti riguardo ai tempi di consultazione tra medici e pazienti in 67 Paesi. I risultati mostrano che, mentre Paesi come Svezia e Stati Uniti registrano un tempo medio di consultazione di 22 minuti, in Francia si scende a 15 minuti e nel Regno Unito a 9 minuti. Altri Paesi come Austria e Ungheria hanno tempi ancora inferiori, con solo 5 minuti dedicati ai pazienti. In contesti difficili come Malawi e Bangladesh, il tempo medio di interazione è di meno di un minuto. L’Italia si inserisce in una fascia intermedia, con una media compresa tra 9 e 12 minuti, posizionandosi quindi in linea con la media europea.

Importanza dei 12 minuti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che 12 minuti è il tempo minimo necessario per stabilire una relazione di fiducia tra medico e paziente. Questo intervallo di tempo permette ai professionisti sanitari di comprendere appieno le esigenze del paziente e viceversa. La limitazione del tempo di consultazione, spesso dovuta a fattori come carico di lavoro e regolamenti interni delle strutture sanitarie, può influire negativamente sulla qualità delle interazioni, contribuendo a malintesi e frustrazioni reciproche. Con il podcast “12 Minuti“, gli autori intendono porre l’accento su quanto questo tempo sia cruciale per instaurare relazioni più solide e produttive.

la presentazione del podcast “12 Minuti”

Dettagli e struttura del podcast

Oggi, il podcast è stato presentato da Davide Cafiero, managing director di Helaglobe, insieme a Gabriele Finco, presidente di Aisd. La serie, composta da dieci episodi, utilizzerà format innovativi che integrano simulazioni attraverso sceneggiatori, attori e doppiatori professionisti di Milk Studios. Ogni episodio ricreerà situazioni reali che si verificano nel percorso di cura, evidenziando sia i momenti di comunicazione che quelli di conflitto. Durante la presentazione, gli autori hanno anche recitato alcune scene, portando sul palco dialoghi tratti da interazioni reali tra pazienti e operatori sanitari. Questa rappresentazione ha suscitato forte coinvolgimento emotivo tra i partecipanti.

Obiettivo del progetto

Il podcast mira a mostrare non solo l’importanza del tempo dedicato alla comunicazione medica, ma anche il valore del “non detto”. Cafiero sottolinea come l’iniziativa intenda dare voce a entrambe le parti, facilitando un dialogo che permetta a medici e pazienti di percepire e comprendere le emozioni e i pensieri dell’altro. Questo approccio mira a colmare una delle principali lacune relazionali che spesso si verificano nelle consultazioni, contribuendo a costruire un ambiente di fiducia e rispetto reciproco. Al termine della diffusione del progetto, sarà condotta una misurazione scientifica per valutare l’efficacia dell’iniziativa.

lacune nella comunicazione: il punto di vista di pazienti e medici

La percezione dei pazienti

Dalla ricerca che ha preso spunto per la creazione del podcast, è emerso che i pazienti spesso lamentano la mancanza di competenza e di empatia da parte dei clinici durante le interazioni. Le fasi cruciali come la comunicazione della diagnosi o l’assunzione di terapie sono spesso percepite come momenti critici in cui il paziente non riceve l’attenzione e la considerazione necessarie. Questa mancanza di comunicazione adeguata può portare a una profonda insoddisfazione da parte del paziente.

La prospettiva dei medici

Dall’altro lato, i medici segnalano una situazione altrettanto preoccupante: spesso i pazienti non comprendono pienamente le limitazioni e le regole che governano il lavoro clinico, creando così un divario significativo nella relazione. Questa mancanza di comprensione può generare frustrazione da parte di entrambi, sottolineando l’urgenza di sviluppare strategie che migliorino il dialogo. È in questo contesto di incomprensione reciproca che possono verificarsi episodi di violenza e rabbia, in particolare nei pronto soccorso, dove la pressione e lo stress sono altissimi.

Questa nuova iniziativa di comunicazione rappresenta dunque un passo significativo verso la creazione di un ambiente sanitario più empatico e collaborativo, con l’auspicio di migliorare non solo le interazioni, ma anche l’esperienza complessiva di cura per pazienti e professionisti sanitari.

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