Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Occupato il consolato ungherese a Venezia: attivisti chiedono la liberazione di Ilaria Salis
Ilaria Salis libera subito: questo è lo slogan dei 30 attivisti del Centro sociale Rivolta che stamattina hanno occupato il consolato ungherese con sede a piazzale Roma, a Venezia. Mentre il ministro alla giustizia Carlo Nordio è in visita a Padova, il centro sociale ha voluto lanciare un messaggio, chiedendo la scarcerazione della donna, detenuta in Ungheria dall’11 febbraio scorso.
Una protesta per denunciare una presunta farsa giudiziaria
I manifestanti hanno espresso la loro indignazione riguardo al processo a cui è sottoposta Ilaria Salis, definendolo una farsa che mira a punire l’antifascismo. Hanno inoltre criticato la politica antidemocratica dello stato ungherese, che non solo tollera, ma promuove le ronde antimigranti ai confini.
Secondo quanto riferito dai manifestanti, la detenzione di Ilaria Salis è ingiustificata e rappresenta un attacco alla libertà di espressione e all’impegno contro il fascismo. La donna è stata arrestata il 11 febbraio scorso durante una manifestazione a Budapest, accusata di aver partecipato a una rissa. I manifestanti sostengono che le accuse siano infondate e che Ilaria Salis sia stata presa di mira a causa del suo impegno politico.
Una richiesta di solidarietà e sostegno
Con l’occupazione del consolato ungherese, i manifestanti hanno voluto attirare l’attenzione sul caso di Ilaria Salis e chiedere solidarietà e sostegno per la sua liberazione. Hanno sottolineato l’importanza di difendere la libertà di espressione e di lottare contro il fascismo, sia in Italia che all’estero.
“Siamo qui perché vogliamo la sua libertà, perché questo processo è una farsa che vuole solo punire l’antifascismo, in uno stato dove vengono non solo tollerate, ma promosse, le ronde antimigranti ai confini. È una politica antidemocratica”, hanno dichiarato i manifestanti.
La protesta dei 30 attivisti del Centro sociale Rivolta ha ricevuto l’attenzione dei media locali e nazionali, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sul caso di Ilaria Salis e sulla situazione dei diritti umani in Ungheria. La richiesta di liberazione immediata della donna è stata ripresa da diverse organizzazioni e associazioni che si battono per i diritti civili e la giustizia sociale.
La lotta per la liberazione di Ilaria Salis continua, con l’obiettivo di ottenere giustizia e mettere in luce le violazioni dei diritti umani in Ungheria. La solidarietà e il sostegno di tutti sono fondamentali per garantire che la voce di Ilaria Salis non venga soffocata e che la lotta contro il fascismo e l’ingiustizia continui.