Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione
Condanna a 23 anni per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia che ha ucciso Javier Alfredo Miranda Romero
La corte d’Assise ha emesso una sentenza di condanna a 23 anni per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia responsabile dell’omicidio di Javier Alfredo Miranda Romero avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2022 nel centro storico. Il pubblico ministero Arianna Ciavattini aveva richiesto l’ergastolo, ma la corte ha deciso per una pena più breve. Nonostante l’aggravante dell’odio razziale sia stata esclusa, i giudici hanno ritenuto che il movente dell’omicidio fossero futili motivi.
La tragica notte di Romero e l’escalation di violenza
Quella notte, Romero era uscito a festeggiare con un amico la nascita del suo bambino. I due si erano posizionati sotto la finestra di Scalco, ma l’artigiano, infastidito dal rumore e dal fatto che avessero urinato contro il muro, li aveva insultati (“andate via immigrati di m…”). In risposta, i due amici avevano replicato, scatenando l’escalation di violenza. Scalco aveva preso il suo arco e aveva montato la punta più letale che possedeva, colpendo Romero con una freccia. Successivamente, l’artigiano era sceso in strada e aveva tentato di estrarre la freccia. La vittima era stata portata in ospedale in condizioni critiche, ma purtroppo era deceduta.
Gli arresti domiciliari e il risarcimento offerto da Scalco
Scalco era stato rilasciato alcuni mesi fa e gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Inoltre, aveva inviato una lettera di scuse alla moglie della vittima e aveva versato un primo risarcimento di 10.000 euro. Nonostante questi gesti, la corte ha deciso di condannarlo a 23 anni di reclusione per l’omicidio di Romero.
In conclusione, Evaristo Scalco è stato condannato a 23 anni di carcere per l’omicidio di Javier Alfredo Miranda Romero. Nonostante l’assenza dell’aggravante dell’odio razziale, la corte ha ritenuto che il movente dell’omicidio fossero futili motivi. La sentenza rappresenta un passo importante verso la giustizia per la vittima e la sua famiglia.