È iniziata presso il Magazzino Transiti dello stabilimento Acciaierie ex Ilva di Genova Cornigliano la commemorazione di Guido Rossa, vittima delle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979. La cerimonia, organizzata in suo onore, è stata introdotta da Armando Palombo, rappresentante sindacale di Adi Fiom Genova.
La commemorazione ha visto la partecipazione di importanti personalità, tra cui il governatore Giovanni Toti, il cappellano del lavoro don Franco Molinari, il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, la segretaria della Cisl Liguria Paola Bavoso, il segretario generale della Uil Liguria Ghini e il sindaco di Genova Marco Bucci.
Durante la cerimonia, sono stati tenuti diversi interventi significativi. In particolare, il governatore Toti ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime del terrorismo e ha elogiato il coraggio e l’impegno di Guido Rossa. Il cappellano del lavoro don Molinari ha invece sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di Rossa e di tutte le vittime del terrorismo. Il presidente dell’Anpi Pagliarulo ha ricordato l’importanza di difendere i valori della democrazia e della libertà, mentre la segretaria della Cisl Liguria Bavoso ha sottolineato l’importanza di lottare per i diritti dei lavoratori. Il segretario generale della Uil Liguria Ghini ha invece sottolineato l’importanza di unire le forze per combattere ogni forma di violenza e di sopraffazione. Le conclusioni della cerimonia sono state affidate a Michele De Palma, segretario generale della Fiom nazionale.
Durante la commemorazione, sono state esposte numerose bandiere dell’Anpi e striscioni di altre realtà industriali come Leonardo, Fincantieri, Ansaldo e quello dei Portuali genovesi. Questa partecipazione e solidarietà dimostrano l’importanza di ricordare e onorare le vittime del terrorismo, così come di difendere i valori della democrazia e della giustizia sociale.
La commemorazione di Guido Rossa rappresenta un momento di riflessione e di impegno per la difesa dei diritti e delle libertà di tutti i cittadini. È un modo per ricordare il coraggio di coloro che hanno lottato per la democrazia e per ribadire l’importanza di unire le forze per combattere ogni forma di violenza e di sopraffazione.
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