Open Arms: Salvini, nessun morto in mare con il mio governo

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Open Arms: Salvini, nessun morto in mare con il mio governo - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione

Matteo Salvini al processo: “Nessun episodio luttuoso durante il mio mandato”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha reso dichiarazioni spontanee durante il processo che lo vede imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato lo sbarco a 147 migranti soccorsi in mare ad agosto del 2019 dalla nave della ong spagnola Open Arms. Salvini ha affermato con orgoglio che durante il suo mandato come ministro dell’Interno non si è verificato alcun episodio luttuoso riguardante i migranti, a differenza di quanto accaduto successivamente. Ha sottolineato che la politica del suo governo era incentrata sul contrasto al traffico di esseri umani e sull’coinvolgimento dell’Europa.

La difesa di Salvini: “Ho agito nell’interesse del Paese”

La difesa di Matteo Salvini ha sostenuto che l’ex ministro dell’Interno ha agito nell’interesse del Paese nel negare lo sbarco ai migranti soccorsi dalla nave Open Arms. Secondo la difesa, la decisione di Salvini era motivata dalla necessità di far rispettare le leggi italiane e di proteggere la sicurezza nazionale. Inoltre, è stata sottolineata la volontà di evitare che l’Italia diventasse un “campo profughi” e di spingere gli altri paesi europei a condividere il carico dell’accoglienza dei migranti.

Le critiche dei difensori dei migranti

I difensori dei migranti hanno criticato l’atteggiamento di Matteo Salvini durante il processo, sostenendo che il suo rifiuto di consentire lo sbarco dei migranti soccorsi metteva a rischio la loro vita e violava i loro diritti umani. Hanno evidenziato che la Convenzione di Ginevra impone agli Stati di fornire assistenza e protezione alle persone in fuga da persecuzioni e violenze. Inoltre, hanno sottolineato che il diritto internazionale prevede il principio di non respingimento, che vieta di respingere i migranti verso paesi in cui potrebbero essere soggetti a persecuzioni o gravi violazioni dei diritti umani.

In conclusione, Matteo Salvini ha reso dichiarazioni spontanee durante il processo che lo vede imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato lo sbarco ai migranti soccorsi dalla nave Open Arms. Ha difeso le sue azioni come ministro dell’Interno, sostenendo di aver agito nell’interesse del Paese e nel rispetto delle leggi italiane. Tuttavia, i difensori dei migranti hanno criticato il suo atteggiamento, sostenendo che metteva a rischio la vita dei migranti e violava i loro diritti umani. Il processo continua al tribunale di Palermo.

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