Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 by Redazione
Indagini su Associazione Criminale per Riciclaggio di Auto Rubate e Estorsioni
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 persone sospettate di far parte di un’associazione criminale dedita al riciclaggio di autovetture rubate e estorsioni tramite la tecnica del cavallo di ritorno. Sette persone sono state arrestate e messe in carcere, cinque sono ai domiciliari, tre hanno l’obbligo di dimora e una persona deve presentarsi alla pg. Quattro individui sono indagati senza misure cautelari.
Operazioni illecite e Riciclaggio di Auto Rubate
Il gruppo, con sede operativa allo Sperone, è accusato di gestire un vasto traffico di auto rubate, sulle quali venivano alterati i dati dei telai tramite punzonature con riferimenti ad auto incidentate, spesso non utilizzabili, acquistate appositamente. Gli indagati, montando le targhe delle auto incidentate sulle auto rubate e ripunzonate, riuscivano a “commerciarle” dopo falsi collaudi, modificando la destinazione d’uso da “autocarro” ad “autovettura” con la complicità di un dipendente infedele della motorizzazione civile di Palermo, di 60 anni, arrestato lo scorso 28 febbraio dalla Polizia Stradale. Inoltre, il gruppo è accusato di aver commesso diverse estorsioni ai danni dei proprietari delle auto rubate, restituite solo dopo il pagamento di una somma di denaro.
Conclusioni
Le indagini hanno portato all’identificazione di un’organizzazione criminale dedita al riciclaggio di auto rubate e alle estorsioni, con un’operatività diffusa e dannosa per la sicurezza e l’economia della regione. L’intervento delle autorità competenti ha permesso di smantellare parte di questa rete criminale, ma l’indagine è ancora in corso per individuare eventuali complici e garantire la giustizia per le vittime coinvolte.