Operazione di Scavo Rivela Rifiuti Pericolosi nel “Ex Cimitero Colerico” di Caivano

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Operazione di Scavo Rivela Rifiuti Pericolosi nel "Ex Cimitero Colerico" di Caivano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 27 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi

Nell’ambito delle indagini condotte dal Gruppo di Lavoro “Terra dei Fuochi”, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Napoli, in sinergia con i tecnici dell’Arpa-Campania e i Vigili del Fuoco, hanno fatto una scoperta sconcertante nel “Ex cimitero colerico” a Caivano.

Profondità Dell’Indagine: 5 Metri Scavati, 10.000 Metri Cubi Esplorati

Le squadre di lavoro hanno effettuato scavi fino a una profondità di 5 metri, investigando un volume totale di circa 10.000 metri cubi di terreno.

Il Ritratto Dei Rifiuti: Combusti, Speciali e Contenenti Amianto

Durante la fase preliminare, è emersa una varietà di rifiuti, inclusi quelli combusti con rilascio di esalazioni nocive e rifiuti speciali da demolizione, tra cui l’amianto.

Sequestro e Azione Legale Immediata

In risposta alla scoperta, le autorità hanno deciso il sequestro preventivo dell’intera area di circa 4000 metri quadri e informato il Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.

Prospettive Future: Indagini in Corso e Collaborazioni Istituzionali

Le indagini sui 22 siti individuati come a rischio medio proseguiranno nei prossimi mesi. Le operazioni sul campo sono coordinate dal Comandante delle Unità Forestali Ambientali ed Agroalimentari dei Carabinieri, gen. di corpo d’armata Andrea Rispoli, e pianificate in collaborazione con il Comando regionale dei Carabinieri Forestali “Campania” e ARPAC.

Strumenti di Indagine e Collaborazioni Istituzionali

Le attività di ricerca includono l’utilizzo del magnetometro da parte dei Carabinieri Forestali e la realizzazione di trincee grazie ad un accordo di collaborazione tra la Regione Campania e il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

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Approfondimenti

    Il testo dell’articolo menziona diversi personaggi, enti e eventi significativi.

    1. Carabinieri Forestali: si tratta di un’unità specializzata dei Carabinieri responsabile della tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, in particolare dei boschi e delle aree protette in Italia.
    2. Arpa-Campania: l’ARPA è l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente in Campania. Si occupa di monitorare l’ambiente, raccogliere dati e fornire supporto tecnico per la tutela dell’ambiente nella regione.
    3. Vigili del Fuoco: si tratta del corpo specializzato che si occupa di prevenzione e gestione delle emergenze, soprattutto incendi e situazioni di pericolo.
    4. Caivano: è un comune della provincia di Napoli, in Campania, dove è stata effettuata la scoperta di rifiuti tossici.
    5. Amianto: è un materiale pericoloso ad alto rischio sanitario, noto per le sue proprietà cancerogene.
    6. Napoli Nord: è un’area geografica nella parte settentrionale di Napoli.
    7. Andrea Rispoli: è un generale dei Carabinieri menzionato come Comandante delle Unità Forestali Ambientali ed Agroalimentari.
    8. ARPAC: acronimo per l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania, coinvolta nelle indagini.
    9. Regione Campania: istituzione regionale coinvolta nella lotta contro l’inquinamento ambientale.
    In breve, l’articolo tratta di una scoperta di rifiuti tossici nell’area di Caivano, provincia di Napoli, e delle indagini condotte dalle autorità competenti per individuare e risolvere il problema. È evidenziata la collaborazione tra diverse istituzioni come i Carabinieri Forestali, ARPAC, i Vigili del Fuoco e la Regione Campania per affrontare la situazione. Il coinvolgimento di importanti figure come il generale Andrea Rispoli mette in luce l’importanza e la serietà del problema ambientale affrontato.

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