Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Le attività investigative stanno procedendo in merito al caso di Maria Rosaria Boccia, che è al centro di un’indagine avviata dalla procura di Roma. L’ex ministro Gennaro Sangiuliano ha sporto denuncia, e gli accertamenti sono ora in fase di approfondimento grazie al sequestro di informazioni digitali. Gli elementi probatori, raccolti dai carabinieri del nucleo investigativo, consistono in diversi dispositivi informatici, che saranno analizzati attentamente per chiarire le accuse mosse dalla procura.
La denuncia di Gennaro Sangiuliano
Il contesto della denuncia
La vicenda ha preso avvio quando Gennaro Sangiuliano, ex ministro, ha presentato una denuncia formale nei confronti di Maria Rosaria Boccia. Le accuse riferite a Boccia includono violenza o minacce nei confronti di un corpo politico, nonché lesioni personali. Secondo quanto riportato, la denuncia è scaturita da una serie di comportamenti inadeguati e intimidatori da parte di Boccia, collegata a una relazione personale finita.
Le dinamiche della relazione
La relazione tra Sangiuliano e Boccia sembra aver giocato un ruolo cruciale nelle tensioni seguite alla sua conclusione. Dopo la fine della loro relazione affettiva extraconjugale, Boccia avrebbe cercato di ristabilire un contatto insistente con Sangiuliano, richiedendo incontri che lui avrebbe rifiutato. A questo si aggiunge il fatto che Boccia, appresa la notizia di un blocco sulla bozza di un decreto di nomina a essa favorevole, avrebbe intensificato i suoi tentativi di comunicare, rivolgendosi anche agli uffici ministeriali.
Il sequestro dei dispositivi informatici
I dispositivi sequestrati
Gli investigatori hanno sequestrato una serie di dispositivi tecnologici presso l’abitazione di Boccia a Pompei. Tra gli oggetti confiscati si segnalano tre cellulari, cinque schede SIM, due pen drive, un tablet e due computer. Questi dispositivi saranno soggetti a un’analisi meticolosa, in cerca di chat, documenti e altre informazioni rilevanti che possano illuminare la dinamica tra i due individui e le relative interazioni.
Le tecniche di analisi
Gli esperti del nucleo investigativo dei carabinieri utilizzeranno strumenti avanzati per l’estrazione dei dati dai dispositivi suddetti. Le attività di analisi si concentreranno non solo sulle comunicazioni tra Boccia e Sangiuliano, ma anche sui contenuti divulgati da Boccia, che possono includere immagini e messaggi manipolati. È fondamentale verificare ogni dettaglio per risalire alla verità delle accuse che pendono sulle spalle di Boccia.
Le accuse dettagliate e le conseguenze
Comportamenti illeciti e intimidatori
Le accuse contro Boccia includono una serie di comportamenti diretti a intimidire Sangiuliano e disturbare la sua vita privata e professionale. Non solo Boccia avrebbe contattato ripetutamente l’ex ministro, ma avrebbe anche cercato di ricattarlo emotivamente, comunicando una presunta gravidanza e rivolgendo minacce attraverso messaggi insistenti. Inoltre, ci sarebbero stati tentativi di contattare direttamente la moglie di Sangiuliano, insinuando dettagli sulla loro relazione.
Diffusione di informazioni private
Boccia è accusata di aver diffuso informazioni riservate riguardanti la sua relazione con Sangiuliano e dettagli privati legati al Ministero per la Cultura. Le indagini si concentrano sulla divulgazione di notizie sui social media e sulle piattaforme di informazione, nel tentativo di creare tensione attorno alla figura dell’ex ministro. Tali comportamenti, se confermati, potrebbero portare a conseguenze giuridiche significative per Boccia e compromettere ulteriormente la sua posizione.
La fase investigativa è in corso, e i risultati delle analisi dei dispositivi sequestrati potrebbero rivelare ulteriori elementi chiave per chiarire la natura delle accuse e le dinamiche tra i protagonisti di questa vicenda.