Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2023 by Redazione
L’inchiesta sulle commesse Anas coinvolge il figlio di Denis Verdini
L’aula della Camera dei Deputati è stata scossa dall’inchiesta sulle commesse Anas che coinvolge il figlio di Denis Verdini. Durante la discussione sulla manovra 2024, i 5 Stelle hanno chiesto che il ministro Matteo Salvini riferisca in aula. A questa richiesta si sono uniti anche il Pd e l’Alleanza Verdi e Sinistra. Tuttavia, la situazione è degenerata quando Enrico Costa di Azione, responsabile dell’emendamento che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare, si è dissociato dalla richiesta, rompendo il fronte delle opposizioni.
Costa ha dichiarato in aula: “Non possiamo portare avanti lo schema delle informative a gettone, a gettone della stampa quotidiana. Non si interessa il Parlamento all’inizio di un’inchiesta”. Questa presa di posizione ha suscitato proteste da parte degli altri partiti.
La richiesta di chiarezza dei 5 Stelle sulle commesse Anas
L’iniziativa di sollevare il caso dell’inchiesta Verdini è stata presa da Federico Cafiero de Raho dei 5 Stelle, che ha chiesto un’informativa urgente da parte di Salvini sul “sistema di consulenza e appalti pubblici banditi da Anas”. Secondo Cafiero de Raho, è importante che il Parlamento sia informato sul coinvolgimento di Anas, sul numero e sulla natura degli appalti, sulle misure adottate per prevenire la corruzione e sul coinvolgimento delle istituzioni.
Il Pd, rappresentato da Debora Serracchiani, si è unito alla richiesta, sottolineando la necessità di fare chiarezza sui comportamenti che possono compromettere il corretto funzionamento delle istituzioni. Anche Angelo Bonelli per l’Alleanza Verdi e Sinistra ha sottolineato che il coinvolgimento di esponenti del governo con imprenditori interessati agli appalti rappresenta un problema politico.
Serracchiani ha inoltre citato l’emendamento Costa, sottolineando che grazie a questa disposizione non sarà più possibile conoscere i contenuti delle ordinanze di custodia cautelare come cittadini.
La posizione di Enrico Costa e la sua critica alle opposizioni
Enrico Costa di Azione ha preso la parola per difendere la sua posizione e criticare gli altri partiti. Ha affermato: “Vorrei ricordare a Cafiero de Raho che non siamo in tribunale a fare requisitorie, vorrei ricordargli sommessamente che ha cambiato mestiere”. Queste parole hanno suscitato proteste dagli altri banchi delle opposizioni.
Costa ha poi continuato il suo intervento, sottolineando che il Pd presenta regolarmente esposti alla magistratura e che Serracchiani stessa ha cercato di costituirsi parte civile in un procedimento penale contro un sottosegretario. La sua presa di posizione ha interrotto più volte, ma ha comunque ribadito la sua opposizione alla richiesta di informativa di Salvini, sostenendo che il Parlamento non dovrebbe interessarsi di un’inchiesta in corso.
In conclusione, l’inchiesta sulle commesse Anas che coinvolge il figlio di Denis Verdini ha scosso l’aula della Camera dei Deputati. I 5 Stelle, insieme al Pd e all’Alleanza Verdi e Sinistra, hanno chiesto che il ministro Matteo Salvini riferisca in aula. Tuttavia, Enrico Costa di Azione si è dissociato dalla richiesta, rompendo il fronte delle opposizioni e sostenendo che il Parlamento non dovrebbe interferire con un’inchiesta in corso.