Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 by Francesca Monti
Un uomo di 66 anni è stato recentemente processato a Torino per aver violato i suoi obblighi di mantenimento familiare, con l’aggravante di aver ostacolato la passione equestre della propria figlia adolescente. Il tribunale ha inflitto all’imputato una pena detentiva di quattro mesi, sospendendo la condizionale solo a fronte del pagamento di una somma di denaro a titolo di acconto sul risarcimento complessivo da corrispondere alla parte civile.
‘artigiano maniscalco e la scuderia nel Torinese
Il 66enne, un artigiano che lavora come maniscalco, aveva acquistato una scuderia nel Torinese prima di separarsi dalla moglie. In base agli accordi presi nel 2014, l’uomo avrebbe dovuto versare 500 euro al mese e permettere alla figlia, appassionata di equitazione a livello agonistico, di montare sul suo cavallo ogni volta che lo desiderava.
La figlia ventottenne: “Mai assecondata nella mia passione”
Tuttavia, la figlia dell’uomo, oggi ventottenne, ha dichiarato in aula, con le lacrime agli occhi, di non essere mai stata assecondata nella sua passione equestre. La ragazza ha supportato la sua versione dei fatti con una serie di episodi e circostanze, chiedendo un risarcimento per “perdita di chance” attraverso il suo legale, Giuseppe Gallenca.
Il verdetto del tribunale: violati gli obblighi di mantenimento
Il tribunale ha ritenuto l’uomo colpevole di aver violato i suoi obblighi di mantenimento familiare, condannandolo a quattro mesi di carcere. La sospensione condizionale della pena è stata subordinata al pagamento di una somma di denaro a titolo di acconto sul risarcimento complessivo da corrispondere alla parte civile. Con il deposito delle motivazioni della sentenza, si conoscerà l’opinione del tribunale sulla vicenda.
