Padre di Tivoli arrestato per violenze su figlia per 3 anni - avvisatore.it
Un uomo di 46 anni, cittadino romeno incensurato, è stato arrestato il 10 gennaio a San Cesareo (Roma) dagli Agenti della Polizia di Stato del commissariato Tivoli-Guidonia. L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia minore, una bambina di dieci anni. La misura cautelare in carcere è stata eseguita dal pool specializzato nella violenza di genere e minori.
L’uomo, separato dalla moglie da alcuni anni, aveva l’abitudine di trascorrere del tempo con i suoi due figli nella sua casa di San Cesareo, come stabilito dal provvedimento di separazione. Sfruttando l’occasione, l’uomo distraeva il figlio maggiore per abusare sessualmente della bambina. La madre della vittima ha denunciato il caso alla polizia dopo che la bambina le ha raccontato quanto subito.
Le indagini hanno raccolto elementi che hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale tiburtino a ritenere credibile il racconto della bambina. Secondo il GIP, il racconto degli abusi è risultato coerente, lucido e genuino. Anche il fratello minore ha confermato indirettamente le dichiarazioni della sorella.
Il GIP ha sottolineato la gravità delle condotte dell’indagato, che ha ripetutamente aggredito sessualmente la figlia minore, all’epoca dei fatti appena sette anni. Queste condotte, insieme alle modalità concrete e allarmanti, hanno portato il GIP a ritenere che l’indagato rappresenti un pericolo concreto di reiterazione degli abusi sessuali. Di conseguenza, è stata disposta la custodia in carcere per l’uomo.
La madre della bambina è stata determinante nel portare alla luce la gravissima vicenda. Ha denunciato il caso alla polizia dopo che la figlia le ha raccontato spontaneamente gli abusi subiti. Grazie alla sua denuncia, gli investigatori hanno avviato le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale tiburtino ha valutato attentamente le prove raccolte durante le indagini. Secondo il GIP, il racconto della bambina è coerente, lucido e genuino. Le modalità in cui è avvenuta la rivelazione degli abusi, così come le dichiarazioni del fratello minore che confermano indirettamente il racconto della sorella, hanno contribuito a rafforzare la credibilità della bambina.
Il GIP ha sottolineato la gravità delle condotte dell’indagato, che ha ripetutamente aggredito sessualmente la figlia minore. Queste condotte, insieme alle modalità concrete e allarmanti, dimostrano la personalità prevaricatrice dell’indagato e la sua incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell’integrità fisica e psicologica degli altri. Alla luce di queste considerazioni, il GIP ha disposto la custodia in carcere per l’uomo, al fine di prevenire la reiterazione degli abusi sessuali.
La polizia continuerà le indagini per accertare tutti i dettagli della vicenda e garantire giustizia alla vittima.
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