Palazzo Merulana: La mostra "Riverberi e trame dalla Scuola Romana" celebra l'artista Anna Maria Fabriani - Occhioche.it
Palazzo Merulana di Roma ospita, fino al 6 ottobre, la mostra “Riverberi e trame dalla Scuola Romana”. Questa esposizione è dedicata a Anna Maria Fabriani, pittrice centenaria, allieva di Carlo Socrate, che ha contribuito significativamente alla tradizione artistica del Novecento italiano. Con 40 opere in mostra, il pubblico avrà la possibilità di esplorare il lavoro di un’artista che, da Lucca, ha lavorato lungo tutta la sua carriera, in particolare durante gli anni trascorsi a Roma, dove ha sviluppato il suo stile unico.
Anna Maria Fabriani ha avuto l’onore di formarsi nelle aule dell’atelier di Villa Strohl-Fern, un’importante fucina artistica per molti esponenti della Scuola Romana. Sotto la guida del maestro Socrate, Fabriani ha appreso tecniche pittoriche fondamentali, così come un rigoroso approccio alla composizione e una sensibilità particolare per la luce, che diventa il suo marchio distintivo nel tempo. Le sue opere, che spaziano da nature morte a ritratti vivaci, mostrano legami visibili con la tradizione pittorica del suo tempo e con i suoi mentori.
La mostra presenta un’ampia selezione di opere che documentano l’evoluzione artistica di Fabriani. Opere significative come il ritratto ‘Cecilia’ rimarcano l’abilità dell’artista nell’affrontare la complessità umana attraverso il ritratto. Questa esposizione ha l’obiettivo di non solo mostrare il lavoro della Fabriani, ma anche di contestualizzarlo all’interno di un dialogo più ampio sulla rappresentanza femminile nell’arte.
La mostra è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e catalogazione che ha coinvolto la curatrice Sabina Ambrogi. Da anni, Ambrogi ha dedicato il suo impegno al recupero di opere di Fabriani che erano state disperse o dimenticate. Molti dipinti si erano trovati in condizioni di trascuratezza, riposti in cantine o persino danneggiati nel corso di traslochi. Per esempio, opere come ‘Savoiardi’ e ‘Grigio su Grigio’ erano state trovate in cantine e sono state riportate alla vita attraverso il restauro.
Il restauro delle opere ha richiesto un’attenzione particolare. La restauratrice Cristiana Noci ha svolto un ruolo fondamentale nel riportare alla luce alcune delle opere più preziose di Fabriani, tra cui ‘Maria Magris’, un’opera particolarmente danneggiata che era stata abbandonata in una cantina. Noci ha ripristinato il dipinto, danneggiato dalla muffa e da vernice, restituendogli il suo splendore originale.
La mostra di Palazzo Merulana non si limita a essere una celebrazione dell’opera di Fabriani, ma si inserisce in un dibattito più ampio riguardante la scarsa visibilità delle pittrici nel panorama artistico italiano. Il progetto si propone di valorizzare la figura di Fabriani e di altre artiste che hanno visto il loro lavoro misconosciuto per lunghi periodi, molto spesso relegato a spazi domestici.
Un altro elemento di interesse è la ricerca di opere che risultano ancora disperse. Dalla documentazione, risulta che dieci dipinti realizzati sotto la guida del maestro Socrate siano stati spediti in Venezuela nel 1959, senza mai tornare in Italia. Questo enigma rappresenta un ulteriore motivo d’invito per chiunque avesse informazioni su queste opere di contattare gli organizzatori della mostra, affinché si possa procedere non solo alla catalogazione, ma anche all’esposizione di questi importanti lavori.
La mostra “Riverberi e trame dalla Scuola Romana” non è solo un tributo all’arte di Anna Maria Fabriani, ma una testimonianza del potere della creatività femminile nel corso della storia.
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