Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Introduzione:
La campagna di comunicazione per il pandoro ‘Pink Christmas’, promossa dall’influencer Chiara Ferragni e dall’industria dolciaria Balocco, è stata giudicata ingannevole per i consumatori. La sentenza, emessa dalla giudice della prima sezione del Tribunale civile di Torino, Gabriella Ratti, ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei servizi radiotelevisivi, riconoscendo una “pratica commerciale scorretta” in violazione del Codice del consumo.
1. La campagna di beneficenza legata al pandoro ‘Pink Christmas’
La campagna pubblicitaria del pandoro ‘Pink Christmas’ prevedeva la destinazione di parte dei proventi all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Tuttavia, secondo la sentenza del Tribunale di Torino, i messaggi promozionali hanno fornito una rappresentazione scorretta dell’iniziativa benefica, lasciando intendere che l’acquisto del pandoro avrebbe contribuito direttamente al finanziamento di un nuovo macchinario per le cure terapeutiche di bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing.
2. La posizione di Balocco e Chiara Ferragni
Le associazioni di consumatori sostengono che la sentenza apre la strada ai risarcimenti per gli acquirenti del pandoro Balocco, ingannati dai messaggi promozionali dell’azienda. Inoltre, la posizione di Chiara Ferragni si aggrava nell’inchiesta per truffa aggravata aperta dalla procura di Milano, che aveva già esteso le indagini ad altre iniziative commerciali griffate dall’influencer. ‘Antitrust ha inflitto una multa di 1 milione e 400mila euro a Balocco e Ferragni, che è stata impugnata davanti al Tar.
3. Le conseguenze della sentenza per i consumatori e le aziende coinvolte
La sentenza emessa dal Tribunale di Torino rappresenta una vittoria per le associazioni di consumatori, che hanno promosso l’azione inibitoria contro la pratica commerciale scorretta. Secondo la giudice Ratti, la campagna di comunicazione ha falsato il comportamento economico del consumatore medio, fornendo informazioni fuorvianti sulla destinazione dei proventi derivanti dall’acquisto del pandoro ‘Pink Christmas’. Questa decisione potrebbe avere importanti conseguenze per Balocco e Chiara Ferragni, nonché per i consumatori che hanno acquistato il prodotto in questione.