Ultimo aggiornamento il 6 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Introduzione:
Paola Ferrari è una giornalista sportiva, produttrice e conduttrice di successo, che ha fatto la storia della televisione italiana. Conosciuta come la regina del calcio, è stata la prima donna a padroneggiare un settore prettamente maschile. La sua carriera è costellata di successi, ma anche di sfide e avversità, che l’hanno resa la donna forte e determinata che è oggi. In questa rielaborazione dell’articolo, verranno approfonditi tre aspetti della sua vita: gli esordi, la lotta contro le avversità e la carriera nel mondo del calcio.
Gli esordi: da Beppe Viola a Enzo Tortora
Paola Ferrari ha sempre avuto una passione per il giornalismo sportivo, fin da quando era una bambina. Ricorda con affetto i suoi esordi, quando abitava in zona Città Studi a Milano e sotto casa sua c’era un bar dove veniva Beppe Viola, noto giornalista e scrittore. Incuriosita dal suo lavoro, Paola disse a tutti che avrebbe voluto fare lo stesso mestiere. Suo padre la portava a vedere le partite all’Arena, con i fogli di carta di giornale sulla pancia per non farla prendere freddo. Un’infanzia felice, fino a quando non iniziò l’inferno.
Sottotitolo: ‘incontro con Enzo Tortora
Per sfuggire all’inferno familiare, Paola Ferrari andò a vivere da sua zia a Busto Arsizio. Dovette interrompere gli studi a 15 anni e iniziare a mantenersi. Un giorno un amico la invitò tra il pubblico di ‘Telealtomilanese’. Il regista le fece un primo piano e venne notata da Enzo Tortora, che all’epoca aveva 16 anni. Per lei, Tortora fu un secondo padre. La cercò in tutta Busto Arsizio e le disse che avrebbe voluto portarla in Rai, dove stava per partire ‘Portobello’. Inizia così la carriera di Paola Ferrari nel mondo della televisione, come centralinista nella trasmissione di Tortora.
La lotta contro le avversità: una madre violenta e un padre disinteressato
Paola Ferrari non ha avuto un’infanzia facile. Sua madre, dopo un forte esaurimento, diventò molto violenta. Ai tempi non c’era Telefono Azzurro e Paola dovette subire le angherie della madre, che cercò di ucciderla almeno tre volte. La prima volta, quando Paola tornò da scuola e raccontò il tema che aveva svolto, ‘Il tuo animale preferito’, disse che aveva scritto il cavallo e sua madre diventò un diavolo, perché avrebbe dovuto scrivere il cane. Paola non riusciva a trovare protezione neanche in suo padre, che si disinteressava di quello che succedeva in casa.
Sottotitolo: La forza di andare avanti
Nonostante le avversità, Paola Ferrari ha trovato la forza di andare avanti. Oggi ammette che le violenze subite le hanno dato la forza di affrontare le difficoltà della vita e di lottare contro le avversità. Quando è rimasta incinta, non sapeva che mamma sarebbe stata, ma alla fine si è rivelata una buona madre. Per sfuggire all’inferno familiare, Paola è andata a vivere da sua zia a Busto Arsizio, dove ha iniziato a lavorare e a mantenersi.
La carriera nel mondo del calcio: una donna in un mondo di uomini
Paola Ferrari è stata la prima donna a padroneggiare il mondo del calcio, fino ad allora prettamente maschile. Ricorda con affetto i suoi esordi in questo settore, quando a Telenova e poi a Telelombardia, dove ha ricordi stupendi, venne notata da Sandro Mazzola e Tito Stagno, che la chiamarono a collaborare per i Mondiali del 1990.
Sottotitolo: ‘ingresso in Rai e il successo
‘ingresso in Rai segnò l’inizio del successo di Paola Ferrari nel mondo del calcio. All’epoca non esistevano donne che si occupavano di questo sport, ma Paola si distinse subito per la sua professionalità e la sua competenza. Non è stato facile, però. Paola ammette che non aver completato le scuole è stato un handicap per lungo tempo e che ha dovuto fare tanta gavetta. Ma alla fine ce l’ha fatta, diventando la regina del calcio e un’icona per tutte le donne che vogliono sfidare le avversità e realizzare i propri sogni.