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Parole giovanili: un viaggio nel gergo adolescenziale, tra innovazione e tradizione

Il linguaggio giovanile è da sempre un mondo in continua evoluzione, che si rinnova con nuovi termini e locuzioni, riflettendo le tendenze e le influenze culturali del momento. Tra le parole più ricorrenti nel gergo adolescenziale, ce ne sono alcune che hanno radici antiche, mentre altre sono frutto della creatività e dell’innovazione dei giovani. In questo articolo, esploreremo alcune delle parole più popolari tra i ragazzi, tratte dalle varie edizioni del glossario “Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata”.

Parole vecchie e nuove: il gergo giovanile in continua evoluzione

Il gergo giovanile è un linguaggio in continua evoluzione, che si adatta alle nuove tendenze e influenze culturali. Tra le parole più ricorrenti nel linguaggio dei ragazzi, ce ne sono alcune che hanno radici antiche, mentre altre sono frutto della creatività e dell’innovazione dei giovani. Ecco alcune delle parole più popolari tra i ragazzi, tratte dalle varie edizioni del glossario “Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata”.

Accannare: lasciare, detto specialmente di un ragazzo e una ragazza che stanno insieme. Questa parola è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua italiana tradizionale, in questo caso dal verbo “cannare”, che significa appunto “lasciare”.

Acchittarsi: vestirsi in maniera elegante. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua dialettale, in questo caso dal dialetto napoletano, dove “acchittarsi” significa appunto “vestirsi bene”.

Appiccio: accendino. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove parole a partire da termini già esistenti, in questo caso “appiccio” è un diminutivo di “accendino”.

Baitare: fare da esca. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua inglese, in questo caso dal verbo “to bait”, che significa appunto “fare da esca”.

Blastare: distruggere emotivamente. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura pop, in questo caso dal mondo dei videogiochi, dove “blastare” significa appunto “distruggere”.

Bombare: avere un rapporto intimo con qualcuno. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua italiana tradizionale, in questo caso dal verbo “bombare”, che significa appunto “fare rumore”.

Charmare: incantare, affascinare. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua francese, in questo caso dal verbo “charmer”, che significa appunto “incantare”.

Cugurra: sfortuna. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua dialettale, in questo caso dal dialetto sardo, dove “cugurra” significa appunto “sfortuna”.

Dabloons: dobloni, moneta fittizia nata su TikTok. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dai social media, in questo caso da TikTok, dove i “dabloons” sono una moneta virtuale utilizzata dagli utenti.

Drip: stilosa, bellissima. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua inglese, in questo caso dal termine “drip”, che significa appunto “stile”.

Flammare: litigare animosamente tramite messaggi. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura digitale, in questo caso dal mondo dei social media, dove “flammare” significa appunto “litigare online”.

Formaggino: gay, omosessuale. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura pop, in questo caso dal mondo dei fumetti, dove “formaggino” è un personaggio dei Simpson.

Ghostare: ignorare qualcuno con cui si era iniziata una relazione. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua inglese, in questo caso dal verbo “to ghost”, che significa appunto “ignorare”.

Glitch: errore di un software. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura digitale, in questo caso dal mondo dei videogiochi, dove “glitch” significa appunto “errore di programmazione”.

Gigachad: persona forte e muscolosa. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura pop, in questo caso dal mondo dei meme, dove “Gigachad” è un personaggio virale.

Lovvare: amare. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua inglese, in questo caso dal verbo “to love”, che significa appunto “amare”.

Maranza: persona volgare. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua dialettale, in questo caso dal dialetto napoletano, dove “maranza” significa appunto “persona volgare”.

Mecciare: avere qualcosa di abbinato a qualcuno. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove parole a partire da termini già esistenti, in questo caso “mecciare” è un derivato di “match”, che significa appunto “abbinamento”.

Pezzotto: contraffatto, fasullo. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua italiana tradizionale, in questo caso dal termine “pezzo”, che significa appunto “parte”.

Rinco: imbecille. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua dialettale, in questo caso dal dialetto romano, dove “rinco” significa appunto “imbecille”.

Rollare: girare una cartina con il drum per fare una sigaretta. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura del fumo, in questo caso dal mondo delle sigarette fatte a mano.

Schioppare: scoppiare, ma anche percuotere qualcuno. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua italiana tradizionale, in questo caso dal verbo “schioppare”, che significa appunto “scoppiare”.

Smella: cattivo odore, puzza. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove parole a partire da termini già esistenti, in questo caso “smella” è un derivato di “smell”, che significa appunto “odore”.

Svaccare: essere meno grassa. Questo termine è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove parole a partire da termini già esistenti, in questo caso “svaccare” è un derivato di “vaccare”, che significa appunto “essere grassi”.

Locuzioni giovanili: espressioni idiomatiche nel linguaggio adolescenziale

Oltre alle parole, il gergo giovanile è ricco di locuzioni ed espressioni idiomatiche, che riflettono l’identità e la creatività dei ragazzi. Ecco alcune delle locuzioni più popolari tra i giovani, tratte dalle varie edizioni del glossario “Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata”.

A palla de foco: velocemente. Questa locuzione è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove espressioni a partire da termini già esistenti, in questo caso “palla de foco” è un’immagine evocativa che esprime l’idea di velocità.

Far salire il crimine: arrabbiarsi moltissimo. Questa locuzione è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla cultura pop, in questo caso dal mondo dei videogiochi, dove “crimine” è un termine che indica l’indice di pericolosità di un personaggio.

Fare la bava: essere innamorato in modo irrefrenabile. Questa locuzione è un esempio di come il gergo giovanile possa essere influenzato dalla lingua italiana tradizionale, in questo caso dall’espressione “fare la bava”, che significa appunto “essere innamorati”.

Stare sotto: essere molto coinvolto sentimentalmente da una persona. Questa locuzione è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove espressioni a partire da termini già esistenti, in questo caso “stare sotto” è un’immagine evocativa che esprime l’idea di dipendenza emotiva.

Stare sotto un treno: essere distrutto fisicamente e/o psicologicamente. Questa locuzione è un esempio di come il gergo giovanile possa creare nuove espressioni a partire da termini già esistenti, in questo caso “stare sotto un treno” è un’immagine evocativa che esprime l’idea di distruzione totale.

Giordana Bellante

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