Passeggiata ciclo-turistica a Roma: dal “nasone” alla fontana dei libri in un pomeriggio tra storia e cultura

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Passeggiata ciclo-turistica a Roma: dal “nasone” alla fontana dei libri in un pomeriggio tra storia e cultura - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 by Redazione

Attraversare le strade di Roma in bicicletta, anche se elettrica, è sempre un’esperienza affascinante. In un pomeriggio d’autunno, con la voglia di esplorare e riscoprire i segreti della città, si ripercorrono antiche vie, si visitano fontane storiche e si scopre l’eredità culturale di uno dei luoghi più iconici del mondo.

In sella alla bicicletta elettrica: una scelta comoda per scoprire la città

Di fronte al classico “nasone” di largo Cevasco, la scelta di noleggiare una bicicletta elettrica si rivela vincente. Con un’energica spinta del pedale, il viaggio ha inizio, prendendo il via da Tor Tre Teste per dirigersi verso il Rione Sant’Eustachio. Questa opzione, praticabile anche per chi non possiede un proprio mezzo, offre una soluzione ideale e accessibile a tutti gli amanti delle passeggiate all’aria aperta.

Iniziare la corsa in un giorno dal clima mite di settembre è una gioia per gli appassionati di ciclismo, dal momento che le alte temperature estive avevano spostato l’appuntamento a visitare la famosa fontana dei libri. Questo particolare monumento si presenta come un vero e proprio simbolo di cultura e tradizione, riservato ai lettori e a chi sceglie di apprezzare la bellezza artistica e storica di Roma.

La fontana doveva essere ammirata in luglio, ma con la calura tipica della stagione estiva, l’arrivo di settembre offre l’occasione perfetta per farsi avvolgere dai zampilli d’acqua e dalla freschezza del luogo.

La fontana dei libri: un legame profondo con la storia

Situata in via degli Staderari, a pochi passi da piazza Navona, la fontana dei libri non è semplicemente un’installazione di pubblica bellezza, ma una riscoperta di memorie storiche. Questo spazio è affiancato dal suggestivo Palazzo Madama, che risale al Quattrocento e attualmente ospita il Senato della Repubblica. Anche i nomi delle strade circostanti, come Corso del Rinascimento e Via della Dogana Vecchia, invocano un passato ricco e complesso.

L’origine del nome “staderari” deriva dai fabbricanti di bilance a stadere, un’attività fiorente in passato. Questo quartiere, già conosciuto come via dell’Università, era infatti il fulcro di una tradizione artigianale in cui i mestieri si intrecciavano con la vita accademica. Oggi, la fontana dei libri, azionata dal forte legame con l’Università, celebra l’importanza della cultura e del sapere, simbolizzando uno dei vari progetti avviati dal Comune di Roma nel 1927, che mirava a preservare la memoria dei mestieri ormai scomparsi.

Il programma di rinnovamento urbano prevedeva la creazione di fontane che potessero essere emblemi di antichi mestieri romani. La fontana dei libri è uno dei risultati di questa iniziativa, strettamente connessa alla storia di una città che non smette mai di sorprendere.

La rete idrica e i nasoni: un patrimonio di bellezza e funzionalità

Un aspetto affascinante di Roma è rappresentato dai suoi “nasoni”, ovvero le fontanelle di ghisa che punteggiano le strade della capitale. Risalenti al 1874, queste strutture furono inizialmente installate per fornire acqua potabile gratuita sia nel centro storico che nelle periferie, contribuendo a migliorare la rete idrica del tempo.

I nasoni, alti circa 120 cm, con pesi di circa 100 kg, si distinguono per le loro tre bocchette disegnate a forma di drago. L’acqua che defluisce da queste fontanelle finisce in un condotto fognario, attraverso una grate, ma la loro peculiarità è nella loro funzionalità. Un semplice trucco per bere comodamente, tappando un foro situato nella parte superiore, permette di far zampillare l’acqua verso l’alto, rendendo l’esperienza di rinfrescarsi divertente e interattiva.

Negli anni recenti, il design dei nasoni ha subìto modifiche che li hanno resi più moderni e funzionali. I tradizionali tre becchi decorati sono stati sostituiti da un’unica bocchetta liscia, il che ha dato origine al soprannome “nasone”. Questo cambiamento non solo ha semplificato la struttura, ma ha anche contribuito a mantenere il patrimonio idrico della città allo stesso tempo pratico e affascinante.

Roma si trova in perenne equilibrio tra storia e innovazione, e tutto ciò che accade nelle sue strade è un invito a scoprire la cultura, il passato e la bellezza artistica che caratterizzano la vita della Capitale d’Italia.

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