Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2023 by Redazione
Trattative sulla riforma del patto di stabilità e crescita: un accordo è questione di giorni
Le trattative sulla riforma del patto di stabilità e crescita tra i ministri delle Finanze dell’Ue non hanno portato a un accordo definitivo, ma secondo il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni sono stati fatti “passi avanti sostanziali”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è mostrato più cauto, affermando che saranno necessarie “settimane” per definire l’accordo nei dettagli.
Secondo Gentiloni, un accordo potrebbe essere raggiunto prima della fine dell’anno e siamo “davvero vicini”. Durante le lunghe discussioni notturne, il commissario ha osservato che nessuno aveva intenzione di far fallire le trattative. Ha anche sottolineato che, nonostante ci siano ancora alcune differenze di opinione, è ottimista sul fatto che si possa arrivare a un accordo nei prossimi giorni.
Anche la ministra dell’Economia Nadia Calvino si è detta ottimista, affermando che siamo “quasi” ad un accordo. Ha anche annunciato la possibilità di un Ecofin straordinario per la settimana successiva al Consiglio Europeo. Secondo Giorgetti, la riunione finale potrebbe tenersi tra il 18 e il 21 dicembre.
Il nodo da sciogliere: cosa succede ai Paesi sotto procedura per deficit eccessivo?
Uno dei principali punti di discussione riguarda il destino dei Paesi che finiranno sotto procedura per deficit eccessivo. Si prevede che l’anno prossimo saranno almeno una decina di Paesi, tra cui quasi sicuramente l’Italia e la Francia. Questi Paesi dovranno fare una correzione del deficit strutturale pari allo 0,5% all’anno.
Il problema è che i tassi d’interesse e i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati negli ultimi anni, il che comporterà un aumento del servizio del debito. Ciò potrebbe costringere i Paesi fortemente indebitati, come l’Italia e la Francia, a tagliare gli investimenti necessari per affrontare la transizione verde e digitale e le spese per la difesa. Giorgetti ha sottolineato che la manovra italiana per il 2024 è già in linea con le regole richieste.
Un compromesso raggiunto tra Francia e Germania
Durante le trattative, il francese Bruno Le Maire e il tedesco Christian Lindner hanno raggiunto un compromesso sulla questione dei Paesi sotto procedura per deficit eccessivo. Il compromesso prevede una flessibilità per questi Paesi legata all’aumento dei tassi di interesse.
La Commissione terrà conto degli oneri legati ai maggiori interessi nel tracciare la traiettoria di aggiustamento del Paese sotto procedura, evitando così tagli agli investimenti necessari per rispettare le priorità dell’UE. La flessibilità sarà temporanea e limitata agli anni 2025, 2026 e 2027.
Il compromesso ha ottenuto l’approvazione della ministra Calvino e del ministro Giorgetti. Tuttavia, Giorgetti ha sottolineato che la temporaneità della flessibilità dovrebbe essere rimossa, in quanto l’UE deve dotarsi dei mezzi per conseguire gli obiettivi ambiziosi che si è posta.
Le trattative non sono ancora concluse e rimane da definire il quadro preventivo, che riguarda l’analisi della sostenibilità del debito. Non sembra che sia necessario un dibattito approfondito nel prossimo Consiglio Europeo, ma si spera che i ministri delle Finanze raggiungano un accordo definitivo. Il nuovo patto di stabilità e crescita dovrà essere in grado di sostenere le ambizioni europee e favor