Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2023 by Redazione
Riforma del Patto di Stabilità Ue: l’accordo raggiunto è il migliore possibile, afferma un funzionario europeo
L’accordo sulla riforma del Patto di Stabilità Ue, che sarà discusso domani dai ministri delle Finanze dei Paesi membri, è stato definito come il “miglior accordo possibile” da un alto funzionario europeo. La presidenza spagnola dell’Ue ha lavorato in stretto contatto con l’Italia per garantire che il nostro Paese sia parte integrante del compromesso proposto. Secondo la fonte, questo accordo è importante per tutti i ministri e rappresenta un equilibrio tra gli interessi dei diversi Stati membri.
Le modifiche al testo: considerando sulla spesa per interessi e tassi di interesse
Il testo che sarà presentato domani contiene alcune modifiche rispetto alla versione precedente. In particolare, è stato apportato un cambiamento al considerando che riguardava la possibilità per la Commissione di tenere conto dell’aumento della spesa per interessi dei Paesi sotto procedura per deficit eccessivo. Secondo l’alto funzionario Ue, questa modifica risponde alle richieste del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La fonte sottolinea che si tratta di un testo concordato e che domani si cercherà di raggiungere un accordo tra tutti i 27 Paesi membri. Sarà tenuto conto dell’aumento dei tassi di interesse, che seguono un ciclo e che, con l’abbassarsi dell’inflazione, dovrebbero diminuire. L’Italia è soddisfatta del fatto che le sue preoccupazioni siano state considerate nel testo.
L’importanza dell’accordo per l’Unione e gli Stati membri
L’accordo sulla riforma del Patto di Stabilità Ue è di fondamentale importanza per l’Unione e per i diversi Stati membri. Questo compromesso rappresenta un equilibrio tra le esigenze e le preoccupazioni di tutti i Paesi coinvolti. La presidenza spagnola dell’Ue ha lavorato a stretto contatto con l’Italia per garantire che il nostro Paese sia parte integrante di questo accordo. Secondo la fonte, l’Italia è considerata un elemento chiave per l’equilibrio complessivo della proposta di compromesso. L’obiettivo è raggiungere un accordo a 27 e tenere conto delle varie situazioni economiche dei Paesi membri.