“Peculato e conflitto di interesse nel Sistema bibliotecario vibonese: arresti, indagini e sequestri per oltre 230mila euro”

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"Peculato e conflitto di interesse nel Sistema bibliotecario vibonese: arresti, indagini e sequestri per oltre 230mila euro" - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Contesto:
Un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha portato all’arresto di due persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre tre per il reato di peculato. ‘inchiesta, condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, dalla Sezione di pg della Guardia di finanza della Procura e dalla Polizia locale, ha anche portato al sequestro di beni per un valore di 230mila euro. Al centro delle indagini, il Sistema bibliotecario vibonese, un servizio pubblico locale gestito e finanziato dalla Regione Calabria.

Prima parte: Il peculato e il conflitto di interesse

Titolo:
“Dirigenti si appropriano di fondi pubblici: indagini svelano illeciti nel Sistema bibliotecario vibonese”

Le indagini hanno rivelato che due dirigenti del Sistema bibliotecario vibonese si sarebbero appropriati, nel corso del tempo, di ingenti somme di denaro pubblico, pari all’importo sequestrato. Oltre a ciò, avrebbero destinato parte di queste risorse a propri congiunti, tramite conferimento diretto di incarichi, in palese conflitto di interesse, eludendo così le disposizioni in materia di accesso al pubblico impiego.

‘ente, per la realizzazione dei propri progetti, si è avvalso negli anni non solo del personale regolarmente assunto, ma anche di altri soggetti con contratti di lavoro autonomo. Tuttavia, questi incarichi sarebbero stati conferiti attraverso lettere prive di ogni riferimento circa la tipologia di selezione utilizzata e senza aver reso pubblica la ricerca di personale in quel specifico settore. La pluralità di incarichi dal medesimo contenuto, “reiteratamente conferiti a familiari delle persone colpite da misura cautelare”, ha evidenziato, secondo gli investigatori, “la sussistenza di esigenze non temporanee ed eccezionali, ma ordinarie e perduranti”. ‘amministrazione avrebbe dovuto trovare idonee soluzioni in termini di programmazione dei fabbisogni di personale e di aggiornamento e formazione dei profili professionali interni.

Seconda parte: Bilanci manipolati e dissesto finanziario

Titolo:
“Gestione illecita e bilanci manipolati: Sistema bibliotecario vibonese verso il dissesto”

Dall’analisi della documentazione amministrativa è emerso che l’ente, nel corso degli anni, ha approvato bilanci senza sottoporli al vaglio di un apposito revisore dei conti, figura mai nominata. Inoltre, secondo l’accusa, questi bilanci sarebbero risultati “manipolati” al fine di fornire false informative economico-finanziarie, attraverso una rappresentazione fuorviante della situazione reale.

Una gestione illecita, sostiene l’accusa, che ha portato al dissesto dell’ente, il quale, nel periodo oggetto di indagine, ha maturato una situazione debitoria quantificata in circa 700.000 euro.

‘indagine prosegue per fare piena luce sulle irregolarità riscontrate nel Sistema bibliotecario vibonese e per accertare eventuali ulteriori responsabilità. La lotta alla corruzione e alla cattiva gestione della cosa pubblica è una priorità per le forze dell’ordine e per la magistratura, al fine di garantire ai cittadini un’amministrazione trasparente, efficiente e rispettosa delle regole.

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